L’altra Resistenza della musica ‘degenerata’ raccontata dal Maestro Rossano Corradetti

MONTOTTONE - Il Maestro Rossano Corradetti :"La lista dei musicisti, compositori a cui fu imposto il silenzio, perseguitati, incarcerati ed eliminati fisicamente dai nazisti e' lunghissima e difficile da completare"

 

Il Maestro Rossano Corradetti

 

di Paolo Paoletti

E’ stata definita  ‘l’altra Resistenza’, ovvero quella musica che non era gradita durante il periodo nazista in quanto appartenente ad altre culture lontane dalla razza ariana. Sarà questo il tema al centro dell’intervento del Maestro Rossano Corradetti in occasione della Giornata della Memoria a Montottone. Appuntamento dalle 10 alle 17 in Corso Vittorio Emanuele II 4.  Un evento dedicato alla memoria ritrovata degli Internati Militari Italiani che per il loro no alla Wermacht sono stati deportati nei campi di concentramento nazisti in Germania dopo l’8 settembre 1943 al 1945. In questa giornata verrà presentata una ricca documentazione fotografica dei luoghi che furono i tristi paesaggi e i luoghi di dolore di tanti prigionieri non collaborazionisti.

Sarà anche a disposizione una vasta presenza di libri e documenti del tempo. Inoltre il professore e Maestro fermano Rossano Corradetti proporrà un intervento sulla musica degenerata così definita perché non si atteneva ai canoni musicali tradizionali della Germania nazista.

“La musica ebbe grande importanza nella vita culturale nel periodo nazista – spiega Corradetti –  tanto da arrivare a mescolare nell’iconografia il simbolo nazista come un’aquila,un organo con la scritta – Germania terra della Musica. Oltre alle orchestre e cori di professionisti che erano presenti in moltissime città  esisteva un sistema capillare anche di gruppi musicali a livello amatoriale. Una macchina formidabile e di propaganda che si basava anche sull’esaltazione della razza ariana. Purezza, incontaminazione, esaltazione della razza e della potenza della nazione. Anche la musica divenne un terreno di lotta screditando musicisti e compositori che non rispettavano la tradizione tonale,queste musiche erano considerate con l’appellativo sprezzante musiche degenerate. Nel volantino di presentazione della giornata è rappresentato, un uomo di colore che suona il sax con appuntata sullo smoking la stella di David e con un orecchino che evoca i Rom e il naso ricurvo riferibile alla razza ebraica. Questo era un manifesto del 1938 che riassumeva l’ essenza della dottrina razziale del Terzo Reich. Il materiale e’ di mia proprietà e sarò presente ad illustrarlo”.

Corradetti che conclude: “Il Jazz, le canzoni da cabaret, la dodecafonia. Sotto la guida Di Goebbels ministro per l’istruzioni pubblica e la propaganda ,per gli artisti la vita si fece più dura. Molti artisti considerati ‘degenerati’
fecero un’opposizione interna,in Germania,altri preferirono espatriare facendo un’opposizione esterna. La lista dei musicisti, compositori a cui fu imposto il silenzio, perseguitati, incarcerati ed eliminati fisicamente dai nazisti e’ lunghissima e difficile da completare anche perchè non riguarda solo gli artisti tedeschi, ma tutti i musicisti dei paesi via via occupati, quindi  gran parte dell’Europa”.


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