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Debiti nei confronti di una struttura ricettiva,
ribaltata la sentenza: il Comune
non dovrà pagare 54 mila euro

PORTO SAN GIORGIO - Con ordinanza del 18 gennaio 2019, la Corte di Appello di Ancona ha sospeso l’efficacia della sentenza nei confronti dell’appellante Comune di Porto San Giorgio

Il Comune di Porto San Giorgio

 

Buone notizie, per il momento, per il Comune di Porto San Giorgio. Il Comune non dovrà pagare 54.000 euro a una struttura ricettiva per i debiti che, secondo l’amministrazione comunale, sarebbero da imputare al Comitato Scacchi. Quest’ultimo invece sostiene il contrario.  Alla giustizia spetta la parola finale trattandosi ancora di una fase cautelare.

Il giudice di secondo grado, seppure in fase cautelare, ha riconosciuto quel che il Comune sta sostenendo a voce spiegata da circa 7 anni ai giudici del Tribunale di Fermo. “La vicenda è nota a tutti – si legge nella nota dell’amministrazione comunale che ribadisce la propria posizione –  E’ quella relativa al Comitato Scacchi del 2009 che ha commissionato per tale evento pranzi, pernottamenti e trasporti turistici vari per gli scacchisti e loro accompagnatori. Il Comune di Porto San Giorgio, si è visto chiamare in causa, insieme ad altri litisconsorti. Tra questi anche Steat per il mancato pagamento di servizi di trasporto di circa 110.000 euro, controversia tutt’ora in corso e patrocinata dall’avvocato Carlo Popolizio, e da una struttura ricettiva per il mancato pagamento di servizi di ristorazione”.

Amministrazione che spiega: “Ebbene, quest’ultima controversia, quella contro la struttura ricettiva, iniziata nel 2012, patrocinata per il Comune dall’avvocato Giulio Cesare Pascali, è stata decisa dal Tribunale di Fermo nel luglio del 2018 dando ragione alla struttura ricettiva e condannando il Comune e tutti gli altri litisconsorti a pagare in solido una somma pari a circa 54.000 euro. Tant’è che il Comune, nel novembre del 2018, è stato costretto cautelativamente ad approvare un debito fuori bilancio di tale importo, vista anche la diffida di pagamento ricevuta. Tuttavia l’Ente, sicuro della bontà delle proprie ragioni, perorate sia dall’avvocato Popolizio nella difesa contro la Steat che dall’avvocato Pascali nella difesa contro la struttura alberghiera, ha impugnato quest’ultima sentenza ad Ancona richiedendo anche un provvedimento cautelare di sospensione”.

L’amministrazione sangiorgese aggiunge: “La buona notizia per il Comune è arrivata quando, con ordinanza del 18 gennaio 2019, la Corte di Appello di Ancona ha sospeso l’efficacia della sentenza nei confronti dell’appellante Comune di Porto San Giorgio (quindi niente pagamento di 54.000 euro) ma, ciò che è più importante lo ha fatto motivando che: “la sentenza di primo grado non appare ictu oculi improntata ad una approfondita e condivisibile valutazione giuridica della questione relativa alla responsabilità degli enti pubblici territoriali membri di un comitato”. In pochissime parole il principio della solidarietà passiva, in ragione del quale il Comune è stato coinvolto in queste pretese giudiziarie, non opera per gli enti locali. Argomenti che tanto Popolizio quanto Pascali avevano offerto al Tribunale di Fermo dall’inizio del percorso giudiziario. Principio stabilito della Corte d’Appello che non potrà non avere il suo peso nella conclusione della causa Steat ancora pendente presso il Tribunale di Fermo”.


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