Manifestazione Cgil, Cisl e Uil
a Roma: “Opposizione a Governo
basata su proposte alternative”

FERMO - De Grazia e Cifani: "Obiettivo della manifestazione è chiedere al Governo di sederci a un tavolo e confrontarci su temi e proposte"

di Alessandro Giacopetti

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un manifestazione nazionale a Roma sabato 9 febbraio. Per questo anche dal Fermano come dal resto dello stivale partiranno autobus destinati a portare nella capitale gli iscritti. I motivi alla base della manifestazione sono stati esposti oggi da Alessandro de Grazia della Cgil e Alfonso Cifani della Cisl.

“Cgil, Cisl e Uil hanno perplessità relative alla Legge di Bilancio varata dal Governo. Ne avremmo preferito una più coraggiosa e con al centro i temi del precariato, del lavoro e dei giovani. Avremmo preferito che le risorse presenti fossero state usate per creare lavoro stabile e con i relativi diritti. Negli ultimi anni – secondo Alessandro de Grazia – il lavoro creato è precario. Noi lo vorremmo, invece, di qualità e stabile.

Sul Reddito di Cittadinanza e Quota 100 avremmo voluto si aprissero piattaforme di confronto discutendo nel merito le misure. Invece sono state fatte solo audizioni sui contenuti. Dal Governo del cambiamento ci saremmo aspettati un cambiamento vero. Inoltre i 3 sindacati rappresentano 12 milioni di iscritti che meritano maggiore attenzione”.

Il rappresentate della Cgil, anche a nome degli altri due sindacati ha poi spiegato: “Avremmo voluto riformare del tutto la Legge Fornero, mentre Quota 100 non è provvedimento strutturale ma è a termine e non affronta temi legati ai futuri pensionati. Noi vorremmo dotarci di una pensione di garanzia, rivolta soprattutto a colori che hanno avuto lavori precari e con il calcolo contributivo andranno in pensione tardi con una cifra bassa. In definitiva, i giovani, i pensionati e i precari non avranno benefici da questa manovra. Infine, l’importante tema della lotta all’evasione fiscale è completamente dimenticata visto che non c’è una riforma del fisco che lo renda progressivo ed equo come lo vorremmo”.

Alfonso Cifani, rappresentante della Cisl ha annunciato la partenza di 4 o 5 pulman, uno dei quali dall’entroterra (Amandola) che percorrendo la Faleriense, raccoglierà partecipanti dalla media Valtenna e dai comuni del distretto calzaturiero imboccando poi l’autostrada. Un altro bus partirà da Fermo, immettendosi in autostrada a Pedaso. “In un momento come questo bisogna coinvolgere i cittadini. Obiettivo della manifestazione è sollecitare confronto con il Governo sui temi”.

Cifani che relativamente alla manovra ha esordito: “Bisognava investire in infrastrutture. Nel Fermano abbiamo lottato per ottenere lo stato di Area di Crisi Complessa e solo attraverso investimenti agevolati del privato potranno scaturire opportunità di sviluppo.

La misura denominata Quota 100 non è stata condivisa con noi che avremmo potuto portare le nostre proposte. Stessa cosa per il Reddito di Cittadinanza che avrebbe potuto essere meno assistenzialista e dare risultati più tangibili. Alla riforma dei Centri per l’Impiego – ha aggiunto Alfonso Cifani – che deve renderli idonei a svolgere le loro mansioni, occorre affiancare un investimento sulle politiche industriali che creino occasioni di lavoro. Inoltre, ad una prima occhiata sui requisiti necessari ad ottenerlo, appare chiaro che la platea di coloro che ne potranno fruire sarà più bassa del previsto.

In un paese, l’Italia, con uno sviluppo industriale a macchia di leopardo, con zone ad alto tasso di disoccupazione, le Marche sono una regione in declino: lo dimostrano i dati di alcuni studi. Occorre andare a prendere le risorse nel sommerso facendo pagare le tasse a chi dovrebbe pagarle, cosa che noi diciamo da tempo”, ha concluso Alfonso Cifani, della Cisl.

 


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