Sul tema delle multe ai cittadini in materia di raccolta differenziata nel territorio comunale di Fermo interviene il capogruppo di Io Scelgo Fermo Pasquale Zacheo. “In questi giorni, molteplici sono state le segnalazioni da parte di cittadini che si sono rivolti al Comune di Fermo per protestare in merito a delle multe ricevute in materia di rifiuti urbani. Nulla di cui meravigliarsi – scrive Zacheo – qualora le persone multate fossero effettivamente responsabili e qualora gli accertamenti fossero svolti dal personale della polizia municipale. Invece, si scopre a Fermo, tra le tante questioni che stanno caratterizzando questa amministrazione, che i cittadini vengono multati non perché abbandonano i rifiuti in modo incontrollato, ma perché all’interno di una busta di spazzatura viene trovata una bolletta o un qualsivoglia documento col nome o un riferimento del malcapitato cittadino. Quindi se Tizio, dopo aver pagato un bollettino postale, va in una bar e getta la ricevuta nel cestino, rischia di vedersi recapitata una contravvenzione qualora il barista gettasse via i rifiuti senza rispettare la differenziata”.
Zacheo che va oltre la vicenda: “C’è qualcosa di molto più grave. Le funzioni di controllo e accertamento in tema di rifiuti, quanto quelle di polizia giudiziaria, assurdo ma vero, sono state affidate ad un’associazione di guardie zoofile che invece si dovrebbe occupare del maltrattamento degli animali. E questo lo dice la legge 189/2004, e lo specifica persino il sito istituzionale della stessa associazione. Le funzioni di polizia giudiziaria e amministrativa riguardano attività molto delicate e complesse che richiedono particolare competenza, atteso che possono implicare conseguenze gravi sul cittadino e sul suo patrimonio. Il legislatore, non a caso, è sempre stato molto cauto nell’attribuire dette funzioni. Noi, già da alcune settimane, ricostruendo gli atti amministrativi comunali, abbiamo presentato un’interrogazione urgente, comunque informando la Prefettura, in quanto gli atti compilati dai volontari della guardie zoofile, in quanto fuori dal contesto normativo, non possono avere alcuna valenza. Si tratta di semplici cittadini e non di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio. Si tratta dunque di un’iniziativa amministrativa, quella di questa giunta comunale, a dir poco scellerata”.
Secondo Zacheo infatti: “Non solo è illegittima, ma è anche particolarmente onerosa per lo stesso Comune, costretto a pagare l’associazione benché dotato di ben due unità operative della Polizia Municipale appositamente preposte al controllo dei rifiuti, più un agente assegnato alla Sezione di P.G. della Procura con lo stesso fine. La gravità della scelta si acuisce se posta in relazione alla sicurezza degli stessi operatori di detta associazione, chiamati a svolgere un servizio pericoloso a contatto coi rifiuti senza che vi sia alcun accenno formale ai necessari dispositivi di protezione personale. Per salvaguardare l’ente, sarebbe utile il semplice rispetto del regolamento comunale di polizia urbana, in relazione al quale le “Funzioni di Vigilanza” (art.17) sulle “disposizioni sui rifiuti” (art.13) competono esclusivamente alla “Polizia Municipale, alla Polizia Provinciale e alle Forze di Polizia Statali e, limitatamente alle materie di specifica competenza, agli Operatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica e del Servizio Veterinario.” Tutti, quindi, tranne le guardie zoofile. Le multe ricevute dai cittadini sarebbero dunque tutte nulle. Siamo pronti ad ogni iniziativa a favore dei malcapitati cittadinie. Ma c’è un altro particolare di interesse. Questa giunta comunale, già da due anni, si avvale di detta associazione. Infine c’è da chiedersi: perché le guardie zoofile per controllare i rifiuti? Che fine hanno fatto le portentose telecamere istallate dall’Assessore Torresi? Noi un’idea ce l’avremmo, e a breve la renderemo pubblica”.
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