Marco Ceccarani, direttore della San Giorgio Distribuzione Servizi Srl
di Sandro Renzi
Arriva una nuova isola ecologica informatizzata. La San Giorgio Distribuzione l’ha installata nel piazzale Sarajevo, accanto alla chiesa della Sacra Famiglia, nel quartiere nord. Completa così la prima parte del progetto, sospesa in attesa che si terminassero i lavori di ampliamento di viale dei Pini. A questo punto quasi tutto il quartiere nord è di fatto servito da queste isole che soppiantano il porta a porta. Le comunicazioni sono state inviate ai cittadini interessati. “Ma sarà possibile conferire i rifiuti con entrambe le modalità per altri giorni” rassicura il direttore della Sgds, Marco Ceccarani. Occorrerà quindi un periodo, breve comunque, per consentire ai residenti di adattarsi a questa nuova modalità di conferimento dei rifiuti. Una piccola rivoluzione che, questa volta, interesserà circa 200 utenze. Ma l’impressione è che nel nuovo piano industriale, che sarebbe già pronto ma in fase di confronto con l’amministrazione comunale, la società preveda proprio la diffusione delle isole in tutta la città, da nord a sud.
Come peraltro molti stanno chiedendo da tempo. I nuovi utenti, che già da oggi potranno abbandonare il porta a porta e conferire i sacchetti nei contenitori in piazza Sarajevo, sono stati dotati di una tessera, di un codice ed una password necessaria a registrarsi nel sito. Qualche problema, però, questa mattina è stato riscontrato da diversi cittadini che hanno tentato di registrarsi on line senza riuscirvi. “Nessun problema, il disguido è in fase di risoluzione, ho avuto assicurazione dalla società -conferma ancora Ceccarani- le tessere comunque sono già attive. E’ possibile conferire i rifiuti nell’isola“.
Modalità che anche la vicina Fermo ha sposato installando le isole informatizzate anche nei quartieri periferici. A Porto San Giorgio sarà ora possibile, nelle aree servite dalla isole, conferire senza limitazioni di orario e di calendario contribuendo a “migliorare la qualità e la quantità dei rifiuti raccolti” si legge nella lettera inviata ai residenti.
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