Si aprirà e si chiuderà a Montegranaro la rassegna “Matria” che, in due mesi, toccherà 8 Comuni (4 del Fermano e altrettanti del Maceratese), per un totale di 9 incontri dedicati alla donna.
“È una rassegna prestigiosa che offre occasioni di confronto culturale sul tema femminile – commenta il Sindaco Ediana Mancini -. La riteniamo, quindi, un’opportunità per la nostra comunità poiché lo stato di benessere di una società è legato al ruolo che in essa esercita la donna nei diversi livelli”. La rassegna coinvolge anche le amministrazioni di Amandola, Colmurano, Montecosaro, Pedaso, Sarnano, Torre San Patrizio e Urbisaglia
Protagoniste dei due incontri, programmati al Teatro La Perla di Montegranaro per il 14 febbraio (ore 21.15) e per il 14 aprile (ore 17.30), saranno rispettivamente Dacia Maraini (“Il corpo felice”) e Patrizia Valduga (“Per sguardi e per parole”).
“Questo coinvolgimento nasce dall’occasione d’incontro offerta dalla Commissione Provinciale per le Pari Opportunità – spiega la Consigliera Laura Latini – e quindi con la decisione della presidente della Commissione regionale Meri Marziali di coinvolgere Montegranaro, facendola diventare addirittura capofila. Ne siamo onorati, soprattutto perché crediamo fermamente che in un tempo come il nostro, segnato da atteggiamenti violenti, sia fondamentale riaffermare i diritti e battersi per costruire una società che non faccia più della sopraffazione il proprio modus operandi”.
Come ha spiegato la curatrice della rassegna, Oriana Salvucci, il nome Matria è in contrapposizione a patria, termine che sottintende un’appartenenza, sia per lo ius sanguinis che per lo ius soli.
“Matria invece – aggiunge il Sindaco – vuole ergere a modello non l’appartenenza ma l’identità dell’essere umano e, quindi, della donna, la libertà di affermare ciò che si è”.
“La mia partecipazione ai lavori della Commissione provinciale – conclude la Latini – è sempre stata ispirata a questi principi, valori condivisi dal Sindaco Mancini. Per questo motivo, insieme a tutta la Giunta e ai Consiglieri di maggioranza, abbiamo accolto con immenso orgoglio questo importante ruolo assegnato al Comune di Montegranaro”.
Punto di partenza il termine “Matria”, coniato dal poeta Mario Luzi e riproposto dalla scrittrice Michela Murgia per reinterpretare, nella prospettiva femminile dell’accoglienza, il concetto di patria. «Il nome della rassegna – spiega Meri Marziali – porta in sé il significato di donne generatrici e portatrici di cultura. Abbiamo voluto mettere insieme realtà territoriali diverse e contenuti culturali diversi».
Il festival si snoda tra le province di Fermo e di Macerata, ospitato anche da comuni dell’entroterra colpiti dal sisma. «Il filo conduttore – prosegue la Marziali – è la sinergia istituzionale per parlare di cultura al femminile nel territorio e per il territorio, valorizzando anche comuni di piccole dimensioni. Le autrici sono nomi importanti che attraversano il panorama culturale italiano e che trasmettono nelle loro opere messaggi di grande profondità». Tra le protagoniste Giuliana Sgrena, Silvia Ballestra, Michela Marzano, Luciana Castellina. «Continua positivamente – ha sottolineato il presidente Mastrovincenzo – la nostra collaborazione con la commissione pari opportunità che ancora una volta ci propone un’iniziativa di grande spessore, con personalità di altissimo livello. In questo momento abbiamo particolarmente bisogno di eventi culturali come questo, in grado di farci riflettere su particolari questioni»
. Per la direttrice artistica della rassegna, la professoressa Oriana Salvucci, «Matria è un invito all’azione, il tentativo di rovesciare stereotipi. Non è un caso che iniziamo il nostro cammino con Dacia Maraini, una delle intellettuali più autorevoli del panorama italiano, che presenterà il suo libro “Corpo Felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va”». La rassegna si concluderà il 14 aprile con Patrizia Valduga a Montegranaro. «Questo festival è un’occasione importante di incontro e di riflessione – ha detto il sindaco Ediana Mancini – La nostra è un’amministrazione attenta al femminile, non tanto nel numero dei suoi componenti, perché non è un fatto matematico, quanto nella capacità di avere uno sguardo maschile e femminile sulla realtà, con un’attenzione particolare per la vita reale e i bisogni delle persone». Sono intervenute alla presentazione anche Loredana Dionisi, presidente del Soroptimist club di Fermo, tra i promotori dell’iniziativa, la presidente della commissione P.O. di Amandola Simona Ambrosi e le consigliere comunali Laura Latini di Montegranaro e Cristina Arrà di Urbisaglia.
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