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Final Eight, Cobà
superata da Asti

SERIE A2 - La società piemontese ha avuto l'ok federale per ospitare la prestigiosa kermesse scavalcando il sodalizio sangiorgese. I motivi dell'esclusione dal punto di vista della società della famiglia Bagalini

FERMO – Il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5 ha individuato come sede delle Final Four di Serie A2 il Pala San Quirico di Asti, accogliendo la candidatura della società Città di Asti.

Il Futsal Cobà ringrazia tutti gli enti come la Regione, il Comune di Porto San Giorgio con il sindaco Loira e l’assessore Vesprini ed il Comitato Regionale Marche con il responsabile del calcio a cinque Marco Capretti, per la squisita disponibilità e l’entusiasmo con i quali avevano creduto nel progetto e si erano messi a completa disposizione per portare al PalaSavelli questo prestigioso appuntamento di rilevanza nazionale.

Il Futsal Cobà ringrazia anche la società Poderosa Basket per la disponibilità con la quale si era mossa per la migliore riuscita logistica dell’evento ed i tecnici Roberto Osimani e Alessio Musti che sarebbero stati i protagonisti di un imperdibile clinic tecnico con la probabile partecipazione anche del ct azzurro e marchigiano doc Roberto Mancini.

La società, nonostante non abbia avuto la fortuna di poterle ospitare, è già carica per affrontare con onore le Finals nel prossimo mese di marzo.

Per questo tiene ad augurare il meglio alla società piemontese ed alla città di Asti: sicuramente sapranno offrire un torneo all’altezza.
Il dispiacere ed il rammarico più grandi sono però per la gestione e le modalità dell’esclusione della propria candidatura.

Questi i fatti. All’uscita del bando, il Futsal Cobà aveva immediatamente presentato il proprio progetto, che faceva dell’eccellenza il comune denominatore che da sempre contraddistingue non solo la società sangiorgese, ma anche la famiglia Bagalini.

Un progetto competitivo e all’insegna della cura di ogni particolare: ospitalità per tutte le squadre in due hotel 4 stelle prima fila mare, cinque camere riservate per assicurare il più confortevole soggiorno ai membri della Divisione, possibilità di trasporto gratuito per raggiungere gli hotel ed il palazzetto, un’ora di allenamento il venerdì affinchè ciascuna squadra si preparasse al meglio, Gran Galà presso il Cobà Beach nella serata di venerdì, tanti eventi collaterali per ampliare la proposta turistica e sportiva in abbinamento alle Finals, biglietto congiunto con il basket per permettere agli spettatori di assistere ad un doppio evento, presenza dei bambini delle scuole come pubblico speciale con particolari agevolazioni per le famiglie, incontro di approfondimento tecnico con gli allenatori delle Nazionali italiane di calcio a cinque e a undici presso il teatro di Porto San Giorgio, spettacolo comico (Lando e Dino) nell’intervallo tra primo e secondo tempo della finale.

Insomma, una proposta di assoluto valore e di grande prestigio per la città, il futsal regionale e nazionale e una vetrina incredibile per tutto il territorio. Con la consueta premura e intelligenza che lo contraddistingue, il dg Roberto Bagalini si era voluto sincerare presso il segretario Di Felice che la candidatura presentata avesse tutti i requisiti e fosse soddisfacente, venendo ampiamente rassicurato sulla bontà della proposta.

Nella giornata di ieri, invece, proprio un’ora prima del Consiglio Direttivo che avrebbe dovuto prendere la decisione finale, il vice presidente della divisione, Dott. Zizzari, a sorpresa e senza nessuna logica, telefonava al segretario del Futsal Cobà, Avv. Guido Calvari, per informarlo che, essendo stato presente sabato a Rutigliano alla gara in trasferta degli Sharks, non si era trovato soddisfatto delle risposte avute sull’evento da un collaboratore (probabilmente un magazziniere che nulla giustamente poteva sapere sulle modalità e i dettagli della proposta).

In pratica, secondo il Dott. Zizzari, che avrebbe invece potuto sicuramente informarsi meglio e rendersi conto di persona recandosi a vedere una gara in casa del Futsal Cobà o chiamando un membro del cda o il Direttore, l’organizzazione non sarebbe stata affatto idonea, ma improvvisata e farraginosa.

In più, parole sue, essendo la squadra sangiorgese la più scarsa delle finaliste, la sua probabile assenza dalla finale avrebbe pregiudicato in negativo la presenza di pubblico al PalaSavelli che, essendo troppo grande, sarebbe così apparso vuoto e disadorno.

Alla fine, dopo sei ore di riunione, la scelta, legittima, è caduta sulla società Città di Asti, ma dall’offerta presentata dal Futsal Cobà si è saputo fosse stata inspiegabilmente stralciata l’offerta delle cinque camere ai membri della Divisione (forse perchè era un punto che la società piemontese non aveva inserito e che avrebbe potuto rappresentare un elemento in favore della società sangiorgese?).

Il Futsal Cobà, e specialmente il suo direttore Roberto Bagalini, pur rispettando la scelta, si sente dunque profondamente amareggiato ed offeso dal comportamento assolutamente privo di educazione e di stile attuato dal Dott. Zizzarri, che non si è mai presentato di persona, ma che è stato autore di una chiamata assolutamente fuori luogo con critiche del tutto pretestuose.

La famiglia Bagalini dal 1972 è fiore all’occhiello delle Marche in quanto a turismo, accoglienza e ospitalità; il Futsal Cobà appena due anni fa organizzò proprio al PalaSavelli alla perfezione le Finals Regionali (36 incontri contro i 4 della manifestazione nazionale) tra gli applausi e gli apprezzamenti di tutto il movimento, i partecipanti ed il pubblico.

Ecco perché la società, pur augurando il meglio alla compagine prescelta, non può non interrogarsi su quanto successo, sulla scarsa fiducia ricevuta e sul repentino cambiamento di indirizzo messo in atto prima della votazione decisiva.

Dalla telefonata al segretario Di Felice a quella del vice presidente Zizzari, che cosa è cambiato? Chi è intervenuto? Cosa è successo? Il Futsal Cobà avrebbe avuto davvero il piacere di ospitare questo evento e i membri della Divisione senza alcuna volontà di favoritismo, ma solo per il piacere dell’ospitalità e dell’organizzazione perfetta che da sempre contraddistinguono gli Sharks e la famiglia Bagalini.

Nonostante questo, pur offesa dall’essersi sentita etichettare come scarsa e poco organizzata, la società onorerà al meglio delle proprie possibilità la manifestazione, augurandosi per il futuro un comportamento più corretto e professionale di quello che le è stato riservato in questa occasione.

 


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