Fermo Nuoto e Pallanuoto in
acqua anche per il sincronizzato

NUOTO - Le giovani quote rosa del sodalizio fermano hanno onorato, domenica scorsa, il primo Campionato Regionale della disciplina organizzato dalla Fin Marche. Kermesse andata in onda nel Pesarese, precisamente a Montecchio, sede logistica come rinnovata fonte di soddisfazione sportive per tutte le ragazze in gara

 

FERMO – La prima delle tre gare del campionato regionale di nuoto sincronizzato si è tenuta domenica scorsa, 10 febbraio, nell’impianto di Montecchio, nel pesarese.

Per la Fermo Nuoto e Pallanuoto questa manifestazione è coincisa con la prima uscita stagionale delle atlete del settore promozionale, alla ricerca di esperienze che le facciano maturare agonisticamente e che rendano concreto il connubio tra sport e divertimento.

Le Giovanissime sono in acqua e sfilano, una alla volta, davanti ad una giuria formata da tre a cinque giudici, sostando ed eseguendo l’esercizio che, in questo caso, è una figura semplice, come, ad esempio, mantenere una gamba esattamente verticale mentre si è in apnea.

“Per le piccole è più un’emozione che una vera fatica sportiva, ma questo serve a formare quell’acquaticità necessaria alla crescita sportiva, muovendosi lentamente in vasca, eseguendo tutte le figure base, combinazione cioè di movimenti e esercizi”, spiega Inge De Groof, allenatrice.

Così, nelle loro prove obbligatorie, le ragazze hanno eseguito una capovolta indietro raggruppata, quindi un pulcino (ovvero una transizione dalla posizione supina le gambe si flettono fino alla posizione di tub, per poi eseguire una mezza capovolta indietro, mentre una gamba si distende per assumere posizione di cannoncino, e l’altra, flessa, quella di spaccata).

Nella Propaganda, invece, oltre agli obbligatori, separatamente e dopo, vi sono i balletti con base musicale. Qui le categorie di atlete sono due, i preagonistici, ovvero le Esordienti A, e quelle all’inizio di questo percorso e ancora informazione, le Esordienti B.

Il programma di gara delle B ha previsto, come obbligatori, la gamba da balletto solo alzata, quindi l’entrata in arco con verticale e il Nettuno fino alla posizione di coda di pesce (figura che dalla posizione prona porta alla posizione carpiata avanti, mentre una gamba si solleva fino alla coda di pesce), quindi la Knipus rapida.

A questo elenco di esercizi, le ragazze A hanno poi aggiunto una gamba di balletto tesa e una passeggiata avanti (esercizio questo di difficoltà quasi doppia rispetto a quello iniziale).

Per entrambe, poi, vi è stato il programma tecnico, ovvero un balletto in cui sono presenti altri esercizi da eseguire, ma nell’ordine indicato, oltre all’esercizio di gruppo che sia il duo, il trio o il balletto stesso.

Il programma libero è invece riservato alle atlete Juniores e alle Seniores, oltre che a quelle dell’agonismo vero, le quali strutturano liberamente una coreografia ricca degli esercizi tecnici prescelti, con tre elementi strutturali: esecuzione, impressione artistica e difficoltà.

Le giovani delle categorie esordienti A e B (nate tra il 2007 e il 2012), quindi, hanno partecipato alla prova degli obbligatori, dove la figura viene composta da esercizi e transazioni base del sincro: sottolineando che molte delle ragazze abbiano iniziato in questa stagione, per questo che ne è stato il battesimo, le allenatrici, Loretta Travaglia e Inge De Groof, sono rimaste molto soddisfatte dei risultati ottenuti “perché l’emozione della prima gara, unita alla tensione e alla concentrazione, avrebbe potuto giocare brutti scherzi”.

Così, nella soddisfazione generale, grande è stata la prestazione di Veronica Pettinari, la quale, nonostante una lunga assenza per infortunio, si è piazzata alta in classifica.

Ottime anche le due sincronette della categoria Junior, Anca Maciuca e Mascia Montanini, le quali con il loro esercizio di Solo Libero sono andate entrambe a medaglia, portando a casa un argento e un bronzo.

“Le medaglie, come i buoni piazzamenti delle piccoline” dice Inge “sono una soddisfazione che le atlete condividono con noi. Se si pensa che molte delle giovanissime abbiano cominciato a settembre e che solitamente nessuna squadra porti in gara atlete così in erba, quello che ci soddisfa non sono solo la bravura e la propensione, ma la confidenza che queste stanno maturando con l’emozione e l’atmosfera della gara”.


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