Laboratorio civico critico sugli appalti:
“Il ribasso economico conta
troppo poco, rischio di danno erariale”

PORTO SANT'ELPIDIO - Il gruppo civico guidato da Alessandro Felicioni: "Il ribasso sul costo del servizio ha un punteggio minimo rispetto all'offerta tecnica, un criterio più volte censurato dall'Autorità anticorruzione"

Il Laboratorio civico accende l’attenzione su appalti e concessioni. Diversi i bandi di gara per il rinnovo di diversi servizi ed attività a Porto Sant’Elpidio tra l’anno passato quello in corso. I civici ricordano il servizio di assistenza domiciliare scaduto a marzo 2018 per un bando di gara da 1,8 milioni, quello per la gestione degli impianti sportivi, scaduto lo scorso autunno, per 1,5 milioni, l’educativa territoriale per altri 1,5 milioni, l’accertamento e la riscossione dei tributi comunali, il servizio di tesoreria, la gestione di palasport e palestre scolastiche, ancora 1,5 milioni. “E’ stato inoltre preannunciato l’appalto per la gestione del verde urbano e, nel 2020 finalmente vivremo l’appuntamento storico del rinnovo della gestione dei rifiuti. Tutte le procedure citate hanno o avranno come centrale di committenza la SUA – Stazione Unica Appaltante – della Provincia di Fermo”.

Il punto centrale, secondo il Laboratorio civico, è che che “il Comune negli ultimi tempi ha indetto diverse gare utilizzando un criterio di attribuzione del punteggio ritenuto non conforme alla normativa vigente. I criteri utilizzati sono stati censurati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione”. I civici fanno notare come il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa abbia riscosso un punteggio troppo basso. “Un ribasso importante fa guadagnare solo poche briciole rispetto a chi applica una riduzione minima. Questo porta all’aggiudicazione partecipanti che ottengono più punti nella parte dell’offerta tecnica, che compensa ampiamente i punti persi a livello di prezzo”.

Il Laboratorio aggiunge che “è vero che nell’affidamento di una gestione si debbano guardare sia l’offerta economica, sia la capacità tecnica di erogare il servizio. Se è evidente che il peso delle capacità tecniche dovrà variare in base al tipo di servizio richiesto, è altrettanto sacrosanto bilanciare i due criteri”. I civici ricordano i pronunciamenti sia del presidente dell’Anac Raffaele Cantone che del Consiglio di Stato, che ha raccomandato “di utilizzare tutto il potenziale differenziale previsto per il prezzo, proprio per evitare uno svuotamento di efficacia sostanziale della componente economica dell’offerta”.

Per questo, il Laboratorio invita l’Amministrazione comunale, “ad applicare e rendere operativo il dettagliato piano triennale per la trasparenza e l’anticorruzione approvato. Si indicono appalti subito dopo le elezioni amministrative con durata di 5 anni più eventuale proroga di altri 5, con metodi di calcolo censurati dagli organi di vigilanza”.
Il gruppo capitanato da Alessandro Felicioni chiude manifestando preoccupazione “per un possibile danno erariale e quindi collettivo che tale metodo può comportare”.


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