di Pierpaolo Pierleoni
“Non ce la facciamo più, la situazione è invivibile. Il 1 aprile, se non arriveranno novità positive, siamo pronti a bloccare la via”. Hanno protestato in strada, stamattina, i residenti di via Martiri delle Foibe, al quartiere San Filippo. Sono estenuati da una pratica che sembra non concludersi mai, per il completamento delle opere di urbanizzazione che dovrebbero allargare la viabilità, realizzare marciapiedi e pubblica illuminazione.
La questione si trascina da anni, le opere dovevano essere completate dai privati, il Comune si è sostituito, ha approvato il progetto, effettuato l’esproprio di una parte di terreno ed affidato i lavori, ma il procedimento si è bloccato per il ricorso di una proprietaria al Tar. Il tribunale amministrativo si è pronunciato a favore dell’ente, sembrava si potesse finalmente partire, ma la sentenza è stata impugnata in Consiglio di Stato ed ora si attende la prima udienza, programmata per il 14 marzo. Nel frattempo, tutto resta fermo, con i disagi quotidiani ed i rischi per i residenti.
“Non si può andare avanti così – raccontano i cittadini di via Martiri – questa strada è diventata importante, in orari di punta, ad esempio all’uscita dalle scuole del quartiere, c’è un viavai continuo, non c’è abbastanza spazio per transitare a doppio senso di marcia, il terreno a lato della strada con un po’ di pioggia diventa un pantano e si rischia di rimanere bloccati”.
Si fa portavoce dei residenti lungo la strada Argene Baiocchi, per tutti Genny: “Io sono stata anche vittima di un incidente, un mezzo della raccolta rifiuti mi urtò a causa della strada stretta ed ho subito traumi seri. Vogliamo farci sentire e siamo pronti a bloccare la via il 1 aprile, se non succederà nulla. Abbiamo cercato anche di andare a parlare con la proprietaria del terreno, ma non ci ha voluto incontrare. E’ una battaglia che conduciamo tutti insieme e viviamo tutti allo stesso modo. La strada è insufficiente per il traffico della zona, manca l’illuminazione, di notte è buio pesto e sono capitati anche dei furti, si vive con la paura”. Una preoccupazione condivisa da tutti. Lungo la via abita anche un ragazzo in carrozzina e transitare in una strada senza marciapiedi e con una carreggiata ridottissima diventa molto insidioso. Pericoloso anche l’incrocio che sbocca in via XX settembre, dove sono capitati incidenti in più di un’occasione. “Qui abitano anche diverse famiglie giovani e ci sono tanti bambini che magari escono e si recano verso il parco del quartiere, ma camminare lungo questa via è molto pericoloso” sottolinea una mamma.
L’amministratore di condominio, Roberto Antonetti, puntualizza: “I condomini conoscono tutto l’accaduto meglio di me, io sono arrivato da poco. Posso dire che è una storia davvero interminabile, speriamo che dopo l’udienza in Consiglio di Stato si arrivi alla fine di questa storia. Qui ci sono 4 palazzine per complessivi 24 appartamenti, di cui 6 ad oggi invenduti ed un garage con circa 50 box a cui si accede dalla parte finale della via”. Tra i presenti stamattina il consigliere comunale Giorgio Marcotulli ed il presidente dell’associazione quartiere San Filippo Amedeo Bellabarba. “Comprendo la preoccupazione e la rabbia dei residenti, sbloccare questa situazione è fondamentale – spiega Bellabarba – Il disagio è enorme, questa è diventata una via importante per il quartiere, perchè si collega con le scuole, con l’asilo nido, col parco pubblico e la zona industriale. In queste condizioni provoca disagi enormi”.
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