Poderosa, a Treviso si interrompe
la lunga serie di vittorie

SERIE A2 - I campioni della recente Coppa Italia impongono la legge domestica, la XL Extralight torna a casa a bocca asciutta al termine di un match dove si sono sfidate le migliori difese del campionato

Il suggestivo colpo d’occhio dell’ambiente trevigiano, con la XL Extralight in chiave difensiva. In basso l’attenta osservazione di coach Cesare Pancotto

TREVISO – Si ferma a dodici la striscia di vittorie consecutive della XL Extralight, che lotta strenuamente ma esce con la sconfitta dall’anticipo di mezzogiorno sul campo della De’ Longhi Treviso. Una vera battaglia in campo, con intensità da playoff e le due difese a dimostrare perché sono le migliori due del girone. Alla fine a deciderla sono stati un paio di guizzi dei grandi solisti di una Treviso che, dopo la Coppa Italia vinta al PalaSavelli, ha ribadito la sua condizione di squadra più calda del momento. La Poderosa, però, non ha assolutamente demeritato, anzi: se serviva una reazione dopo l’amaro ko contro Bergamo della scorsa settimana i ragazzi di coach Pancotto l’hanno sicuramente data, giocando con grande personalità e attenzione su uno dei campi più difficili del campionato.

IL TABELLINO

DE’ LONGHI TREVISO 73: Imbrò 16, Tessitore 16, Lombardi 13, Logan 12, Burnett 10, Chillo 3, Uglietti 2, Severini 1, Alviti 0, Sarto 0, Barbante 0. All. Massimiliano Menetti

PODEROSA XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO 67: Corbett 21, Simmons 13, Amoroso 12, Palermo 9, Negri 4,  Mastellari 2, Traini 2, Treier 2, Petrovic 2, Testa 0. All. Cesare Pancotto

ARBITRI: Moretti, Scrima e Gonella

PARZIALI: 9-8, 16-15, 22-23, 26-21

LA CRONACA

Che non sarà una partita da giocare di fioretto lo si capisce sin dai primi minuti, nei quali né la Poderosa né Treviso trovano la chiave per scardinare i rispettivi fortini. Il 9-8 sul tabellone luminoso di fine primo quarto è eloquente raffigurazione di una partita con tanti errori forzati dalle rispettive retroguardie. I padroni di casa tengono il naso avanti per lunghi tratti, ma non si spingono mai oltre il +4 (22-18 con due liberi di Burnett al 17’), ma i gialloblù sono sempre lì, reattivi su tutti i palloni vaganti (gli 11 rimbalzi offensivi a metà gara ne sono prova) e perfetti nel tenere fuori dai giochi lo spauracchio Logan. Solo un gran canestro di Imbrò a un sospiro dall’intervallo lungo tiene Treviso avanti a metà gara (25-23).

La partita si infiamma nella ripresa. Lombardi resta ammaliato dalla danza in post basso di capitan Amoroso, che poi con una tripla accende per davvero la Poderosa: a raccogliere il testimone è Corbett, che con la prima tripla della sua serata chiude un parziale di 0-7 per il massimo vantaggio gialloblu (35-42 al 26’). I ceffoni però svegliano la De’ Longhi, che trovando difficoltà nelle soluzioni perimetrali vanno a prendersi sotto i canestri che li rimettono in carreggiata: il 13-2 che ne consegue rivolta il match come un calzino, riportando i veneti avanti e costringendo di nuovo la Poderosa alla rincorsa.

Ora la battaglia si fa all’ultimo sangue, lo strapotere fisico trevigiano pesa nel pitturato e Uglietti morde Corbett alle calcagna rendendo ogni canestro una mezza impresa. Nella bagarre, però, ecco fosforo e cuore di Palermo: il play gialloblù stoppa Chillo, smazza assist e infila un paio di canestri che tengono la XL Extralight in linea di galleggiamento almeno fino agli ultimi 3’. A sparigliare le carte sono però un dubbio fallo e canestro di Lombardi (viziato da una probabile infrazione di passi) e poi la triplona da 8 metri di Imbrò, che segna in faccia alle braccia protese di Simmons il canestro del +9 (65-56 a 1’ abbondante dalla sirena). La Poderosa ci prova con il fallo sistematico, una tripla di Corbett riporta a -4 i gialloblù con una ventina di secondi da giocare, ma Logan e Imbrò sono glaciali: i 5 mila del PalaVerde festeggiano vittoria e Coppa Italia e la De’ Longhi ritorna a -2 (con il 2-0 negli scontri diretti) dalla Poderosa in classifica. La corsa al secondo posto, con sei partite da giocare, è di nuovo apertissima.

LE DICHIARAZIONI

Queste le parole di coach Pancotto in sala stampa: «Il mio primo pensiero va ad Alberto Bucci. Un amico, un allenatore importante per la pallacanestro italiana dell’epoca moderna. Un uomo di grande coraggio e di grande levatura. Parlando della partita, credo che si sia giocata ad altissimi livello agonistici e con grande rispetto reciproco. Gli episodi l’hanno determinata nei momenti nella quale si doveva decidere. Treviso, visti i giocatori e il budget che ha, dovrebbe essere prima, non terza e proprio la qualità di alcuni giocatori, che hanno saputo prendere in mano alcune situazioni, ha deciso la partita. Sulla bilancia metto cose positive come una grande difesa: Treviso segnava 85 punti di media in casa, siamo stati bravi ad abbassare le loro percentuali da 2 e da 3 e abbiamo avuto grande presenza a rimbalzo. Sull’altro piatto della bilancia metto il fatto che abbiamo attaccato spesso su un solo lato del campo, abbiamo avuto qualche palla persa di troppo e ci sono mancate alcune alternative. Ultima ma non ultima: stiamo facendo esperienza in partite come questa e ci siamo guadagnati un rispetto tale che il coach avversario, sul +6 a 11” dalla fine, ha dovuto chiamare timeout…»

 

Fotogallery

Alcune immagini del confronto tra la Poderosa e la De’ Longhi. FOTO SET DINO PIZZUTI

 


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