Parole&Nuvole giunge alla sua quinta edizione. Quest’anno la rassegna di Porto Sant’Elpidio, confermata dall’assessore Luca Piermartiri e dedicata alla parola nelle sue multiformi capacità ed attitudini, che nei precedenti anni ha deciso per una consapevole e postmoderna rinuncia alla coerenza e all’organicità così tipiche del fenomeno umano, ha deciso, in risonanza con il suo spirito di incoerenza, di appoggiarsi ad un filo conduttore, scottante, apparentemente dimesso ma tremendamente attuale, ovvero quello della Storia e della Memoria.
La motivazione é presto chiara, in un eterno presente senza dimensione plastica e ai limiti del digitalismo distopico di 1984, un presente che rinuncia alla sua capacità prospettiva per immaginare un futuro possibile, si rende necessario alla sopravvivenza dell’intelletto umano un passo indietro, ovvero cercare il fondamento dell’umanità stessa nella sua innata capacità di ricordare, di saltare con la mente nel passato e portare nel presente ricordi, parole e nozioni capaci di migliorare il proprio presente e progettare un futuro. Il ricordo, e quindi la Storia e la Memoria e la capacità di impiegarle per orientare il presente e costruire le basi dell’avvenire, si configurano proprio come le capacità che differenziano l’essere umano da tutte le altre creature e che gli danno spessore e forza intellettuale e spirituale.
Il memini latino, il tendere con tutte le forze della mente all’indietro per poi poterle riscattare e poter agire nel presente, sembra incarnarsi nel primo emblematico ospite della rassegna, ovvero l’archeologo, topografo, romanziere e conduttore televisivo Valerio Massimo Manfredi, che aprirà la rassegna il 14 Marzo alle ore 21,15 presso Villa Barruchello, con la presentazione del suo ultimo romanzo storico dal titolo Quinto Comandamento.
Nato a Castelfranco Emilia nel 1943, Valerio Massimo Manfredi ha studiato Lettere Classiche a Bologna e si é poi specializzato come archeologo in Topografia del Mondo Antico presso l’Università del Sacro Cuore di Milano. Ha avuto un’intensa carriera accademica tra la Bocconi di Milano, la Loyola University di Chicago e l’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi, per poi condurre tra gli anni ‘70 e ‘80 diverse spedizioni di ricognizione e scavo archeologico in Italia, Israele ed Anatolia centrale, sempre alla ricerca dei resti della famosa spedizione dei diecimila mercenari di Ciro il Giovane raccontati dall’Anabasi di Senofonte. Ha raccontato i suoi studi e le sue avventure archeologiche su questo tema come visiting professor in tutto il mondo, da Oxford a Los Angeles, da Camberra a L’Avana.
Forse in maniera tardiva, ma non per questo meno efficace e sorprendente, ha scoperto alla fine degli anni ‘90 la sua vivida vocazione per la scrittura di romanzi storici, romanzi che fin dall’inizio lo hanno consacrato come uno dei maggiori narratori di storia italiani, prima tra tutti la trilogia di Alexandros (1998), dedicata alla tormentata e controversa figura di Alessandro Magno, per passare attraverso successi internazionali come Le Paludi di Hesperia (1994), dedicato alle battaglie di Enea nel Lazio antico, L’ultima legione (2002), in cui rivivono gli ultimi disperati giorni di Romolo Augustolo e dell’Italia tardoromana, e L’armata Perduta (2008), nel quale si va alla ricerca quasi topografico-archeologica delle legioni perse da Crasso in Oriente. Grazie a questa sua innata capacità comunicativa dei temi storico-culturali attraverso intrecci avventurosi e tesissima spannung, é diventato anche amatissimo conduttore di programmi di approfondimento storico ed archeologico come Stargate-Linea di confine (1998-2007), Impero (2008) e Argo, un viaggio nella storia (2016).
A Parole&Nuvole presenta il suo ultimo e raffinatissimo romanzo storico, Quinto Comandamento, dedicato ad un coraggioso manipolo (realmente esistito, e non avrebbe potuto essere altrimenti) che sfidò il massacro civile della guerra in Congo.
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