“Crescere nella condivisione e nell’altruismo”,
l’Avis Sibillini al santuario dell’Ambro
per l’assemblea soci-donatori

AMANDOLA - Donatori, familiari simpatizzanti si sono ritrovati presso il Santuario della Madonna dell’Ambro Il 10 marzo

L’Avis Sibillini di Amandola, quest’anno, per la consueta assemblea dei soci donatori ha scelto, come luogo in cui riunirsi, il santuario della Madonna dell’Ambro. E così lo scorso 10 marzo donatori, familiari e simpatizzanti si sono ritrovati in quello che è un luogo simbolo della ricostruzione, della rinascita post-sisma, dell’unione territoriale, della solidarietà.

Presso l’Avis Sibillini, presente sul territorio dal 1950, donano i volontari provenienti dai vari comuni montani del Fermano e dell’Ascolano: Amandola, Comunanza, Force, Montefortino, Montemonaco, Montefalcone Appenino, Smerillo, Montedinove, Rotella, Montelparo, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano.

“Come è noto – ricordano dall’Avis Sibillini – l’assemblea annuale è itinerante e si svolge , a rotazione, in paesi diversi dove è presente un numero consistente di donatori. Quest’anno, il direttivo dell’Avis Sibillini ha deciso di svolgere l’assemblea dei soci donatori, presso il Santuario della Madonna dell’Ambro, santuario da rimasto chiuso a seguito dei notevoli danni provocati dal terremoto del 2016 e da poco riaperto, grazie alla Fondazione Carifermo che ha sostenuto le spese della ristrutturazione e del restauro delle opere in essa contenute. L’incontro svoltosi all’Ambro ha previsto alle ore 9,30 la Santa Messa presso il santuario celebrata dal priore padre Gianfranco per ricordare i soci avisini che ci hanno lasciato nell’ultimo anno. Alle ore 10,30, poi, assemblea con il disbrigo delle pratiche previste burocratiche e l’approvazione del nuovo statuto al fine di adeguarlo alle nuove norme contenute nella legge di riforma del terzo settore. Successivamente sono stati premiati i donatori benemeriti e le oltre 40 classi delle scuole primarie e media inferiori, presenti nel nostro territorio montano, che hanno partecipato al concorso Avis Sibillini sul tema ‘Crescere nella condivisione e nell’altruismo’. Per poi passare alla conviviale.

Si è registrata una folta presenza di partecipanti, nonostante il disguido nella consegna delle convocazioni. Il direttivo ha cercato di sopperire a questa defaillance con telefonate e attraverso i social.

Al’incontro erano presenti il vicesindaco del Comune di Montefortino, Giampaolo Settimi (donatore di sangue e premiato con una medaglia d’oro per le sue 40 donazioni) e i Presidenti e delegati di alcune consorelle comunali della provincia fermana.
All’ormai storico concorso grafico pittorico, giunto alla 17esima edizione, rivolto alle scuole del territorio di Amandola e Comunanza, hanno risposto in 600 alunni delle 55 classi distribuite nei comuni limitrofi. Una carrellata di colori e motivi che quest’anno hanno coinvolto anche gli animali che, come l’uomo mostrano sentimenti di affetto e solidarietà nei confronti dei loro simili.

Un modo, questo, per ritrovarsi in un luogo molto caro alla popolazione montana e non solo, anche per essere presenti nel territorio del comune di Montefortino che lo scorso anno, per l’indisponibilità dei locali danneggiati dal terremoto e pertanto inagibili, non aveva potuto ospitare l’evento annuale dell’associazione.


Ancora una volta il ringraziamento all’Avis regionale della Calabria e nel concreto dalla Avis provinciale di Vibo Valentia che mise a disposizione la loro nuova autoemoteca, accreditata ed omologata, fino a gennaio 2017 perché non si interrompesse la continuità delle donazioni.
Da quella data purtroppo queste furono interrotte fino a luglio 2017 quando l’Area Vasta 4 mise a disposizione una nuova allocazione.

Il Centro di Raccolta di sangue si trova ora in un ‘modulo container’, seppur ancora formalmente provvisorio, presso il piazzale del campo sportivo di Amandola, dove i donatori, facenti riferimento alla sezione Avis Sibillini della Comunale di Amandola, hanno ripreso a donare da circa un anno e mezzo.

Il fermo delle donazioni avutosi, nel 2017, per diversi mesi, ha impedito nello stesso anno il raggiungimento degli obiettivi di raccolta prefissati dalle necessità standard indicate, ma nonostante ciò la media mensile fu rispettata grazie all’impegno, alla sensibilità ed alla regolarità dei donatori attualmente attivi. Nel 2018, le donazioni hanno avuto una accelerazione grazie ai donatori che hanno risposto regolarità alla chiamata, consentendo di riportare nelle medie e oltre il numero delle donazioni rispetto agli anni pre-terremoto.

Sono stati ricordati tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito o contribuiscono al buon funzionamento della sezione: i donatori e le loro famiglie, grazie alla cui generosità è possibile il dono del sangue, i collaboratori medici, infermieri, il direttivo Avis Sibillini che con il loro lavoro consentono il funzionamento della sezione; e i volontari che con il loro lavoro gratuito e con la loro disponibilità agevolano l’adeguatezza della sezione”.

Il presidente Franco Rossi, nonché presidente dell’Avis provinciale di Fermo, evidenzia: “Il terremoto, purtroppo, unito al fisiologico abbandono per limiti di età ed altre evenienze quali ad esempio i trasferimenti di intere famiglie, ha portato ad una diminuzione di donatori attivi, destando preoccupazione, proprio nel momento in cui la domanda di sangue è in crescita”.

“Stiamo cercando in tutti i modi, con la nostra presenza nelle piazze in occasione di manifestazioni importanti del territorio, nelle scuole, con campagne pubblicitarie ed altro, di portare nuovi donatori, ma riscontriamo difficoltà, soprattutto tra i giovani” aggiunge il vicepresidente Domenico Annibali.
Nel frattempo sono stati premiati i donatori più meritevoli con 19 medaglie di rame, 15 d’argento, 20 d’argento dorato, 13 d’oro ed una d’oro con rubino per le 74 donazioni raggiunte da Francesco Gradozzi. A tal proposito viene rivolto un appello agli abitanti del territorio montano piceno e fermano, perché fra loro possano crescere nuove adesioni.

“Donare fa del bene a chi è in difficoltà e a noi stessi, un gesto – spiegano dall’Avis – di amore anonimo di autentica generosità. Chiunque fosse interessato può recarsi presso il modulo Avis (tutti i giovedì dalle ore 14,15 alle 17,30) che si trova presso il piazzale del campo sportivo di Amandola oppure telefonare allo 0736 848631 e parlare con il medico Franco Rossi”.


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