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Il lavoro dell’architetto Danielli
è ora patrimonio dell’Ordine,
convegno per omaggiare il professionista

FERMO - Sabato 16 marzo dalle 15 architetti, professori e soprintendenti archivistici interverranno al convegno presso San Filippo Neri

di Alessandro Giacopetti

Una data importante che racchiuderà in sé tre significati collegati tra loro. E’ quella di sabato 16 marzo alle 15 presso la chiesa di San Filippo Neri a Fermo. In occasione del decennale della costituzione dell’ordine degli Architetti e Paesaggisti della provincia di Fermo verrà inaugurata la nuova sede. Verrà anche organizzato un convegno per ricordare e valorizzare la figura di un grande architetto, Sergio Danielli. Attualmente il fondo che racchiude i suoi libri, disegni, progetti, plastici è conservato proprio presso la sede provinciale dell’Ordine.

La peculiarità della giornata di sabato è stata spiegata oggi dal presidente dell’ordine, architetto Giovanni Ripari, affiancato dal vice Andrea Coscia: “il fondo Danielli è stato dichiarato di interesse pubblico da parte della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche. Il progetto di valorizzazione e trasferimento è stato compiuto grazie al contributo della Fondazione Carifermo e completato a dicembre 2018. Oggi è motivo di prestigio il fatto di essere uno dei 4 ordini in Italia a gestire il fondo di un grande architetto, cosa che ci accomuna a Roma, Bologna e Palermo.

Siamo anche in contatto diretto con l’Università Politecnica delle Marche tramite il professor Antonello Alici che sarà tra i relatori di sabato pomeriggio. Attualmente sta studiando l’architettura del secondo Novecento delle Marche. Per il futuro vorremmo che i laureandi potessero studiare il contenuto del fondo Danielli e che fosse anche oggetto di conferenze pubbliche”, ha anticipato il presidente dell’Ordine degli Architetti.

Molto vasto il materiale che compone il fondo: ad esempio si trovano plastici, progetti di ville, disegni, piani regolatori. L’attuale piano particolareggiato del Comune di Fermo, inoltre, è stato redatto da Danielli assieme ad altri colleghi in una sorta di pianificazione partecipata. Non mancano rassegne e collane di importanti riviste di architettura, anche straniere, che normalmente sono in possesso di università.

“Il luogo più consono per conservare tale archivio è proprio la sede dell’Ordine degli Architetti”, ha aggiunto il vicesindaco Francesco Trasatti, entrando nei dettagli della storia. “Nel 2015 gli eredi di Danielli vennero da me a proporre l’acquisizione del fondo da parte del Comune per essere conservato alla Biblioteca Spezioli. Assieme alla precedente presidente dell’Ordine, Giovanna Paci, abbiamo pensato a come renderlo fruibile. Da qui è nata la collaborazione con l’Ordine che porta, oggi, a realizzare questo convegno proprio nel 2019. Un anno importante perché Danielli fu l’architetto che ha progettato l’ex Mercato Coperto, vincendo anche un concorso a livello nazionale. L’apertura del suo archivio, quindi, avviene nel momento in cui il Comune si rappresenta a far partire i lavori per riqualificare quello spazio. Ecco – ha spiegato Francesco Trasatti – il senso dell’intera operazione”.

Sergio Danielli, è stato spiegato nel corso della mattinata, è nato a Fermo nel 1930, trasferendosi poi a Roma,e iscrivendosi alla sezione staccata dell’Ordine di Roma, per poi passare a quello delle Marche quando venne costituito. Si laurea nel 1953 presso la facoltà di architettura di Roma, specializzandosi nel campo della pianificazione territoriale. Lavora, a partire dagli anni Cinquanta, nel settore della progettazione architettonica e della pianificazione urbanistica. Non ha mai perso il legame con il territorio nel corso del tempo. Oggi è sepolto proprio nel cimitero fermano.


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