Monte Urano punta alla Bandiera lilla. Il comune calzaturiero ha avviato le procedure per ricevere il riconoscimento, ideato dal 2012 da una cooperativa sociale ligure, che premia le località virtuose sotto il profilo dell’accoglienza turistica di diversamente abili. Un progetto nato per migliorare l’accoglienza verso persone con disabilità visive, auditive, motorie oppure patologie alimentari. Ad oggi non sono molte le località a potersi fregiare di questo vessillo, appena 19 in Italia, tra queste non figura nessuna città marchigiana.
Il comune guidato dal sindaco Moira Canigola ha deciso nelle scorse settimane di partecipare ed avallato un versamento all’ente organizzatore di 5.000 euro, quota richiesta per accedere alle procedure di valutazione. Una prima tranche dà diritto ad iscriversi al portale e compilare il questionario, per inserire tutti i servizi erogati dalla città candidata e per verificare se risponda ai requisiti di accessibilità ed ospitalità verso i disabili. La seconda parte del versamento viene erogata a seguito della compilazione. La terza ed ultima parte, da 1.500 euro, arriva dopo l’analisi effettuata dalla commissione e non è richiesta qualora “l’esame” non sia superato e la valutazione sia negativa.
Non c’è comunque costo per le casse comunali, dato che la Regione Marche ha comunicato la disponibilità a versare ai Comuni aderenti all’iniziativa la somma effettivamente spesa, a prescindere dall’ottenimento o no della bandiera. Una misura che il governo regionale ha approvato per sensibilizzare le municipalità ad investire sull’accoglienza turistica, specie se rivolta alle fasce più fragili. Il giudizio si basa su 4 parametri di valutazione: corretta ed efficiente informazione sulle strutture in grado di ospitare disabili e sulla fruibilità di attrazioni e monumenti, oltre che sui punti di ristoro adatti a chi soffre di patologie; accessibilità a spiagge, passeggiate e luoghi culurali oltre a progetti dedicati ai diversamente abili: terzo requisito la fruibilità degli impianti sportivi pubblici, in ultimo la disponibilità di parcheggi, l’accessibilità dei mezzi pubblici ed eventuali servizi di trasporto dedicati per turisti con disabilità.
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