di Alessandro Giacopetti
All’interno del programma delle Giornate di Primavera del Fondo Ambiente Italiano svolte a Petritoli, particolare interesse ha riscosso l’incontro con il giovane storico Pierluigi Vitellozzi. Il contenuto dell’appuntamento nella sala consiliare del Comune era relativo allo studio portato avanti dallo stesso Vitellozzi sullo Stendardo di Moregnano che collega, Petritoli, la sua frazione di Moregnano e Fermo. In particolare si colloca nell’ambito degli studi storici sulla Cavalcata dell’Assunta.
In occasione della Cavalcata veniva organizzato un corteo con i vessilli di una cinquantina di castelli che facevano riferimento a Fermo. E’ lo stesso Pierluigi Vitellozzi a raccontare che: “Nel 1752, in occasione della Cavalcata dell’Assunta che si svolge a Fermo dall’undicesimo secolo d.C., anche il Comune di Moregnano e quello di Petritoli dovevano partecipare alla processione con i propri vessilli. Un corteo che aveva un duplice scopo: onorare la vergine Maria Assunta in cielo; rimarcare il dominio del capoluogo su 47 castelli dell’attuale Ascolano, Fermano e Maceratese oltre al porto di Fermo.
Al momento, quello di Moregnano è l’unico degli stendardi ad essere stato rinvenuto. Partendo da documenti del 2011 pubblicati dallo studioso professor Lucio Tomei, scomparso nel 2018 – prosegue Pierluigi Vitellozzi – si è potuto ricostruire il significato di tale stendardo. E’ un drappo alto circa 1 metro e 98, con la parte superiore in tela di cotone. Vi troviamo 4 stemmi su fondo turchino, la cui disposizione rappresenta il rapporto gerarchico che intercorreva tra le istituzioni: in alto quello del segretario pontificio del tempo, Silvio Valenti Gonzaga; al centro, affiancati, gli stemmi della città di Fermo e del governatore dell’epoca, Monsignor Antonio Ripanti; sotto, un cartiglio dipinto con lo stemma del castello di Moregnano.
In basso – spiega ancora lo storico – il drappo è in stoffa tessuta, damascata di seta con frangia verde. Gli stendardi dei castelli erano tutti identici. Cambiava solo lo stemma con il nome del Comune. Questo drappo si aggiunge agli altri documenti storici della Cavalcata: il Messale De Firmonibus, la statua del Margutto, la tovaglia policroma realizzata delle monache benedettine e conservata al museo diocesano al Duomo; non ultimo – ricorda Pierluigi Vitellozzi – il palio vinto nella corsa con i cavalli, nella prima metà del Ottocento, da un fantino di Offida, sul quale è rappresentata Maria Assunta in cielo e considerata la Madonna del Palio. Drappo conservato in una chiesa del paese ascolano”.
All’incontro hanno assistito anche il sindaco e il vice del Comune valdasino, Luca Pezzani e Marco Vesprini, e Rossella Falzetta, capo delegazione Fai Fermo. Dettagli sono contenuti nella pubblicazione “Lo Stendardo di Moregnano per la Cavalcata dell’Assunta del 1752” scritto dallo stesso Vitellozzi. Nell’agosto di qualche anno fa è stato anche esposto in una mostra a Palazzo dei Priori. Da anni il prezioso reperto è conservato con cura all’interno del palazzo Comunale di Petritoli, nell’ufficio del sindaco, incorniciato e sotto vetro. Le Giornate di Primavera del Fai hanno permesso a molti curiosi e appassionati di visionarlo da vicino. E chissà che un altro dei 47 stendardi non sia ancora oggi conservato in qualche archivio comunale, in attesa di essere riscoperto e studiato. Durante lo stesso fine settimana, a Fermo, le sedi di contrada Castello, Fiorenza e San Martino sono state aperte e visitabili in maniera guidata con i giovani ciceroni del Fai.
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