Ortezzano raddoppia, oltre al certamen Carboni per studenti arriva quello per la “quarta età” (FOTO)

ORTEZZANO - Edizione 2019: tris del liceo classico Annibal Caro tra gli studenti al quarto anno; per il quinto, i vincitori arrivano da Macerata e Ladispoli

di Alessandro Giacopetti

Ortezzano, borgo natale del latinista Giuseppe Carboni, avrà due certamen dedicati alla lingua e cultura classica. Questa la novità annunciata durante l’edizione 2019 del Certamen latinum svolto nel fine settimana nel borgo della valle dell’Aso.

Tutto nasce da una lettera giunta al sindaco Giusy Scendoni da parte di una persona che ha una mamma di quasi 93 anni, che frequenta un corso di latino presso l’Utes a San Benedetto del Tronto. Oltre a lei ci sono altri adulti che si dedicano allo studio e alla traduzione di versioni e brani dalla lingua classica. Alcuni lo hanno studiato in passato, altri no.

Da qui l’idea di organizzare un certamen, dedicato a persone appartenenti alla cosiddetta quarta età in un contesto ufficiale. La prima edizione si svolgerà ad ottobre, ma c’è già l’idea di promuoverla per farla diventare un appuntamento annuale di livello nazionale.

“Stiamo definendo i dettagli organizzativi – ha anticipato il sindaco Giusy Scendoni – ad esempio se suddividere i partecipanti in livelli. Sicuramente avrà iscritti di età compresa tra 75 e 90 anni”. Un certamen per la quarta età che si affiancherà a quello per studenti giunto alla XVII edizione. Anche quest’anno sono arrivati alunni dall’Università di Liegi, in Belgio, accompagnati dal professor Dominique Longrée, in virtù della collaborazione stabilita con l’istituto. Il respiro internazionale assunto dal Certamen è confermato da un altra novità: la possibilità, in futuro, di far arrivare ad Ortezzano anche studenti dal Lussemburgo.

Tra i componenti della commissione esaminatrice figurano i professori Giuseppe Flammini e Patrizia Morelli. Nei loro interventi, hanno analizzato e commentato le due versioni proposte ai ragazzi. Come ogni anno, sono state due le classifiche: una per gli studenti del quarto anno e l’altra per il quinto. Nell’ordine, Lucia Tacchetti, Mattia Santarelli e Alessandro Isidori, tutti del Fermano e tutti iscritti al liceo classico Annibal Caro sono i tre vincitori della categoria dei più giovani. Tra i più grandi a vincere è stato Matteo Polimanti, seguito da Francesco Baldassarri, entrambi del Classico Giacomo Leopardi di Macerata, Al terzo posto è giunta Ludovica Mancini dello Scientifico Sandro Pertini di Ladispoli. Una premiazione avvenuta domenica mattina, mentre la traduzione era stata svolta dai 48 ragazzi iscritti, il giorno prima, sabato 23 marzo. Sede: i locali della scuola intitolata al latinista ortezzanese, autore assieme al professor Campanini del vocabolario Campanini-Carboni. Ai 6 ragazzi premiati ne è stata regalata una copia.

Prima delle premiazioni, il professor Giuseppe “Pino” Totò ha parlato di un “Certamen con una lunga storia alle spalle. L’intenzione è ricostruire questa storia ripercorrendola attraverso le versioni tradotte dagli alunni nel corso degli anni. Versioni che non sono solo un esercizio ma che insegnano dei valori. Il futuro è coinvolgere anche la terza età.

Oltre 100 anni fa il professor Giuseppe Carboni scrisse un vocabolario che, oggi nelle ultime edizioni, risulta essere il più moderno. Negli ultimi anni – ha aggiunto Totò – sono stati scelti testi di autori quali Plinio o Seneca, quindi di un latino tardo. Ci offrono la possibilità di conoscere la realtà quotidiana a noi poco nota”.

Anche se l’ente provinciale non ha più la delega alla Cultura, Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia di Fermo, ha portato il saluto ai ragazzi, compresi i cinque giunti dal Belgio: “Vedervi arrivare qui, nel cuore della provincia di Fermo, in un piccolo paese, dimostra il radicamento raggiunto dal Certamen legato alla figura di Giuseppe Carboni. E’ il più rappresentativo del territorio provinciale e uno dei più partecipati delle Marche. Attraverso la cultura porta le persone alla conoscenza della realtà locale”.

Importante il sostegno della Regione Marche, rappresentata dal consigliere Francesco Giacinti che ha ricordato: “in un momento in cui il linguaggio e la comunicazione sono condizionati dai nuovi media, dare spazio al latino significa recuperare l’importanza della lingua classica e il valore che ha per noi. Il Certamen Giuseppe Carboni – ha concluso Giacinti – è inserito nel piano regionale annuale della cultura”.


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