Nessuna riduzione del personale in sanità nelle Marche per il 2019: la conferma arriva dal presidente Luca Ceriscioli, che aggiunge: “E’ anche bene ricordare che nel 2015, quando abbiamo iniziato il nostro percorso, la spesa del personale in sanità era pari a meno 17 milioni, rispetto al tetto del 2020 (614 milioni). Noi abbiamo invertito il corso e siamo arrivati, anzi, a sforare di 4 milioni, avendo prodotto un investimento sul personale di 21 milioni. Questi sono numeri chiarissimi che ci dimostrano come la Giunta regionale abbia messo risorse e creduto nella più forte azione mai fatta per la sanità pubblica”.
Dall’inizio della legislatura sono 200 i milioni di euro investiti in macchinari all’avanguardia, 1.200 i professionisti assunti per garantire un’assistenza di grande qualità in termini di attività, operatori messi in campo e tecnologie disponibili. “Un’operazione che ci ha permesso di ridurre anche la mobilità passiva. Di fronte a un così ampio e forte impegno sulla sanità pubblica risulta evidente che il ruolo del privato sia circoscritto a complemento dell’attività pubblica, solo ad integrazione di alcuni servizi”.
Nell’azione della Regione si inserisce la riforma del Governo che garantisce la flessibilità sulla spesa. “Questo ci permette di non dover rientrare come era invece previsto da un tetto che è nazionale e che quindi non dipende dalla Regione. Possiamo conservare così, per il 2019, gli stessi posti di lavoro che avevamo nel 2018, ovvero 14.207 dipendenti Asur dei quali 1.688 sono in servizio nell’Area Vasta 4″.
La proposta di modifica del tetto è in questa fase in Conferenza delle Regioni. “Grazie al fatto che noi abbiamo i conti in equilibrio, avremo diritto a quei 4 milioni che ci mancavano: quindi garantiremo tutto il personale che abbiamo in servizio”.
“Pertanto – conclude il presidente – non ci sarà nessuna riduzione nelle aree vaste, anzi stimiamo che grazie ai 4 milioni di flessibilità, alla fine del 2019, potremo contare su qualche professionista in più per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Nei primi giorni di aprile incontreremo le organizzazioni sindacali per un confronto”.
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