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Fermana, oggi avrai
contro l’ex Fabio Brini

SERIE C - L'odierno allenatore del Fano si complimenta con la squadra gialloblù e con il suo allenatore Destro. Il tecnico granata giocò a Fermo come portiere nel 1993/94, ottenendo una promozione e segnando un record nazionale di imbattibilità della sua porta (877 minuti)

1° di ritorno del 1993/94, cade la lunghissima imbattibilità interna di Brini

 

di Paolo Bartolomei

FERMO – Questa sera la Fermana si ritrova contro, come allenatore del Fano da poco più di tre settimane (in sostituzione di Massimo Epifani), un suo ex giocatore.

Fabio Brini difese la porta della squadra canarina al termine della sua carriera, era il 1993/94, ultimo anno per i gialloblù tra i dilettanti – almeno per l’epoca – e in piena estate 1994 ripescaggio in C2 dopo la promozione sul campo della Vis Pesaro che aveva sorpassato solo negli ultimi minuti del campionato la Fermana, capolista per tutto il resto della stagione.

Fabrio Brini, portiere dei record con la Fermana nel 1993/94

Brini, nativo di Porto Sant’Elpidio, all’epoca 36enne, era un guardiano molto forte ed esperto, il suo contributo alla promozione della Fermana fu notevole.

Resta memorabile il suo record – probabilmente nazionale – di imbattibilità interna durato dalla 1° giornata di campionato fino al 67′ della 18° (1° di ritorno) per un totale di 877 minuti. Primato che si affianca alla imbattibilità generale (in casa e fuori) di 605 minuti dalla 18° alla 25° dello stesso campionato nazionale dilettanti.

Brini approdò nella squadra allenata da mister Carlo Ripari ad inizio agosto 1993, quando diversi portieri esperti avevano rifiutato la proposta del presidente Roberto Mistretta e del nuovo ds Emidio Adami, aggregandosi al ritiro già in corso ad Arquata del Tronto.

Non è la prima volta che la Fermana incrocia l’allenatore Brini come ex: successe per due anni di fila (2002-2004) in serie C1 quando l’ex portiere allenava il Taranto, eliminato ai play out dai gialloblù. Per pochissimo non fu incrociato come ex quando in precedenza sedeva sulle panchine di Foggia e Ancona, sempre in serie C1.

E si troveranno, contro, sulle opposte panchine, due ex giocatori dell’Ascoli dei tempi gloriosi del Picchio, ma che però per poco non si sono incrociati: Brini vestì il bianconero dal 1979 al 1983 (tra giovanili e prima squadra), Destro, che è di cinque anni più giovane, dal 1985 al 1990.

 

LE PAROLE DI BRINI OGGI, ALLA VIGILIA DEL DERBY

Ecco le parole di Brini in vista del derby di questa era (ore 20.30, stadio Mancini di Fano) tra “aquile” e “canarini”, come diffuse dall’Ufficio stampa della società granata.

L’unico problema di questi pochi giorni di allenamento per il Fano potrebbe essere legato ad un recupero sotto l’aspetto mentale, non fisico. Credo che anche se avessimo avuto a disposizione un solo giorno di lavoro noi a prescindere dobbiamo essere pronti perché quella con la Fermana è una gara fondamentale e per questo dobbiamo fare risultato pieno in ogni maniera”.

Contro il Rimini è arrivato per il Fano un pareggio frutto di un primo tempo da dimenticare e un secondo invece dove la squadra ha saputo reagire. Quali sono gli elementi dai quali ripartire per affrontare i prossimi impegni?

Per prima cosa dobbiamo migliorare tutte quelle situazioni in cui dimostriamo di essere in difficoltà a cominciare dalle palle inattive. Contro il Rimini nel primo tempo abbiamo sofferto proprio sui calci piazzati degli avversari mentre nella seconda parte di gara abbiamo preso coraggio ed è proprio da questo elemento che bisogna ripartire mettendoci anche dell’entusiasmo, perché con questi ingredienti possiamo prendere quella consapevolezza che ci permetterebbe di fare quel qualcosa in più”.

Questa sera ci attende la Fermana che occupa da tempo una posizione stabile in zona play off. Che gara e che avversario si aspetta?

Intanto voglio fare i complimenti alla Fermana perché sta conducendo una stagione eccezionale e la squadra rispecchia perfettamente il carattere forte e determinato del loro allenatore. Noi dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo dentro, vale a dire quella determinazione che in una sfida come questa è senza dubbio la cosa più importante per conquistare la vittoria”.

L’arrivo di Brini alla Fermana, ad agosto 1993, a ritiro precampionato già iniziato

 

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