“Leggere la difesa strenua, struggente ma, a mio avviso, fantasiosa che il vertice dell’Area Vasta 4 ha fatto circolare sulla situazione generale del personale e dei servizi, è stato quasi commovente. Capiamo benissimo che ognuno ricorre a quello che può per difendere anche l’indifendibile ma purtroppo l’effetto di solito è di far arrabbiare ancora di più le maestranze e le categorie“.
E’ la replica del segretario generale Cisl, Giuseppe Donati al punto sulla sanità fermana del direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini (leggi l’articolo).
“Le sue dichiarazioni hanno avuto l’effetto assolutamente opposto a quello che si prefiggeva il direttore. I messaggi di sconcerto e di forte irritazione ricevuti in mattinata dai delegati Cisl, dimostrano che raccontare storie, a detta di molti non proprio corrispondenti alla realtà, fanno altro che compattare i tantissimi operatori, professionisti e cittadini che non ne possono più di una sanità virtuale e non reale.
La risposta concreta e tangibile a chi fa propaganda, la daranno insieme ai colleghi delle altre aziende del Sistema sanitario regionale, i lavoratori e professionisti dell’Area Vasta 4, il prossimo 13 aprile ad Ancona. In piazza del Papa ad Ancona saremo in migliaia a protestare per una sanità pubblica, diversa da quella che Regione e aziende vorrebbero propinare ai cittadini ma anche per pretendere condizioni di lavoro rispettose della dignità dei professionisti e delle competenze acquisite.
Altro che ciacchiere e congiure.
I numeri poi sono numeri. Nel triennio 2018-2020, tra assunzioni e cessazioni a tempo determinato ed indeterminato, l’Area Vasta 4 raccoglierà la miseria di 5 operatori in più. Gli Oss saranno tagliati di 24 unità. Poco importa che alcuni operatori sociosanitari risultano soprannumerari rispetto alla nuova dotazione organica, avallata anche dal diretore di Area Vasta, che risulta del tutto insufficiente per garantire l’assistenza di qualità e di quantità che meriterebbero gli utenti del Fermano.
Anche gli euro sono euro. Sempre in base ai conti ufficiali deliberati dalla Regione Marche, Asur perde circa 16 milioni di euro nel budget per spesa del personale. Visto che questo taglio va distribuito, con non so quali logiche, tra le Aree Vaste, chi ci rimette maggiormente sono le Aree Vaste che avevano già un evidente gap. In pratica quelle del sud delle Marche. Non che le altre non subiranno tagli ma chiaramente chi parte già svantaggiato, subisce le conseguenze peggiori.
Per l’Av4 il taglio sarà di circa 2 milioni di euro. Altro che cattivoni che ce l’hanno con la direzione.
Sono purtroppo veri anche i 1.300 euro che, grazie alle tasse dei cittadini, vengono pagati ai medici privati per ogni turno coperto a gettone a causa della carenza di organico dell’Av4. Anche di questo, sono responsabili i cattivoni che complottano? Succede che un cittadino si rivolge ad una struttura pubblica, ritenendo di essere curato da un medico assunto a seguito di superamento di concorso ed invece si ritrova un medico dipendente di una Cooperativa privata ma quel che è più grave, non lo sa. Stessa filosofia seguita con l’entrata in strutture pubbliche dei Laboratori Privati. Non si tratta di una scelta libera e legittima del paziente, che vuole rivolgersi al privato ma è una commistione di cui il paziente è del tutto ignaro.
Questione Inrca tirata in ballo dal direttore di Area vasta 4 nelle dichiarazioni stampa.
Almeno per quanto riguarda la Cisl Fp non è mai stata messa in discussione l’opportunità del trasferimento di Geriatria Inrca al Murri. Impossibile però non sorridere amaramente per come tutta l’operazione è stata ed è gestita. Al momento non sappiamo cosa stia avvenendo se non che al Murri la Geriatria non è arrivata. Dopo aver floppato clamorosamente almeno tre volte sulle scadenze date per il trasferimento, sia Asur che Inrca non hanno inviato più alcuna comunicazione sullo stato dell’arte. La figuraccia però è fatta. Pensiamo soprattutto ai medici, infermieri ed Oss della Geriatrica che hanno lavorato anche in straordinario per preparare il necessario al trasferimento, hanno provveduto a trasportare strumentazione, farmaci, carrelli al Murri e poi, marcia-indietro clamorosa e nulla di fatto?
Ci saremmo almeno aspettati che Area Vasta 4 ed Inrca chiedessero scusa ai professionisti ed ai cittadini per l’ennesimo stop. Per qualcuno invece, tutto è stato fatto al meglio. Saranno i cittadini a giudicare.
Basta quindi lo dicono i lavoratori dell’Area Vasta 4 e lo strilleranno in tantissimi il 13 aprile nella manifestazione di Ancona.
Come Cisl Fp lanciamo la sfida all’Area Vasta 4: facciamo fare una rilevazione anonima del clima aziendale tra i dipendenti. Andiamo a rilevare qual è il sentimento che serpeggia all’interno dei posti di lavoro, chiediamo agli operatori di esprimere un giudizio sui quadri intermedi come coordinatori e posizioni organizzative, chiediamo cosa pensa il personale dei dirigenti e della loro capacità di organizzare e gestire uffici e servizi”.
«Sanità fermana in salute, ai detrattori miopi dico basta» Livini stoppa le critiche
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