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Valdaso senza pediatra?
Per Area Vasta 4 e Cesetti servizio garantito,
ma Marcozzi attacca: “Ennesimo taglio”

SANITÀ - La cessazione del rapporto con la pediatra Alessandra Pinelli aveva scatenato le proteste di numerosi genitori. Le posizioni del direttore Livini, dell'assessore regionale Cesetti e della capogruppo di Forza Italia Marcozzi

di Andrea Braconi

Situazione rovente nella Valdaso a seguito della cessazione del rapporto dell’Area Vasta 4 con la pediatra Alessandra Pinelli, scelta che aveva scatenato le proteste di numerosi genitori. A loro supporto erano giunte le dichiarazioni degli amministratori di Pedaso e Petritoli, con il direttore Licio Livini che a stretto giro di posta aveva rassicurato le famiglie.

“In merito alla problematica, consapevole dell’importanza della questione, ho avuto modo di sollecitare ed invitare il direttore dell’Area Vasta 4 a ricercare una possibile e positiva soluzione – ha rimarcato l’assessore regionale Fabrizio Cesetti – onde superare la criticità che si registrano a seguito della scadenza dell’incarico della dottoressa Pinelli, per arrivare quanto prima ad una risoluzione garantendo, comunque, l’assistenza sanitaria pediatrica di base per tutti i bambini che ne hanno diritto”.

Incarico, quello della Pinelli, per il cui rinnovo lo stesso Cesetti si era personalmente speso negli anni passati. “Un incarico di natura provvisoria a carattere annuale e non poteva essere ulteriormente rinnovato e di questo tutti ne erano a conoscenza”.

L’Area Vasta 4 ha reso noto di aver incontrato rappresentanti di alcune famiglie coinvolte, di essersi raccordata con i sindaci ed amministratori dei territori di Pedaso e Petritoli e soprattutto di avere già avviato un percorso soluzionatorio che passa attraverso il superamento dei tre Ambiti di scelta oggi presenti, ad un Ambito Unico di valenza provinciale, consentendo così di ampliare la possibilità di scelta su tutti i pediatri della Area Vasta 4 con l’obiettivo di trovare la disponibilità di alcuni pediatri a posizionare gli ambulatori a Petritoli e a Pedaso.

“E qualora non venisse istituito l’Ambito Unico di valenza provinciale – prosegue l’assessore regionale – si opererà per la soluzione alternativa di una Zona Carente Straordinaria previa autorizzazione da parte della Regione Marche. Comunica, infine, l’Area Vasta che nell’immediato, al fine di fronteggiare eventuali necessità e/o emergenze territoriali, l’Area Vasta ha già disposto per un mese la presenza di un proprio pediatra un giorno/settimana a Petritoli ed un giorno/settimana a Pedaso. In definitiva, nessun passo all’indietro per la Valdaso, ma la determinazione ad operare per stabilizzare il diritto di tutte le famiglie ad avere garantita l’assistenza pediatrica di base per tutti i loro figli”.

Parole che non sembrano aver convinto Jessica Marcozzi, capogruppo regionale di Forza Italia. “Una costante emorragia che va fermata, ad ogni costo. Mi riferisco all’ennesimo taglio sanitario che il Fermano deve subire con il pediatra per la Valdaso. Una scelta in ambito sanitario che ha giustamente fatto mobilitare i sindaci della Valdaso e che non può passare certo inosservata. Fatto gravissimo che un territorio fondamentale per il Fermano, come la Valdaso, subisca la privazione di un servizio sanitario essenziale come quello pediatrico. Disagi per le famiglie e bambini che invece andrebbero tutelati senza alcun tentennamento. Le tante famiglie della Valdaso saranno costrette a rivolgersi ad altri pediatri, percorrendo decine di chilometri con inevitabili ripercussioni anche nei tempi di attesa. Non accetto soluzioni temporanee che hanno tutta l’aria di essere solo fumo negli occhi dei cittadini per addolcire una pillola che resta amara. Di ciò chiederò ovviamente spiegazioni all’Amministrazione regionale esigendo soluzioni che non arrechino il minimo disagio alla collettività. Il Fermano – conclude la Marcozzi – è stanco di essere la Cenerentola della Regione, in primis sulla sanità”.

E poi c’è la versione ‘last but not least’ della direzione dell’Area Vasta 4. Per il direttore Livini, infatti, il taglio era inevitabile. Con dei gap nel conteggio degli iscritti ai pediatri, per ovviare ai disagi l’Av4 ha destinato alla Valdaso un pediatra con incarico provvisorio, anno per anno. Una situazione ‘a termine’ per così dire, della quale, secondo l’Av4, i cittadini erano, o almeno dovevano essere a conoscenza. Ed oggi si è dunque arrivati alla scadenza del contratto del pediatra, non più prorogabile “perché altri pediatri del territorio non hanno il massimale, hanno ancora capienza”. Per farla breve: un nuovo pediatra non può essere nominato se ce ne sono altri con disponibilità nelle loro liste di pazienti. Nel frattempo, però, per cercare di arrecare meno disagi possibili, l’Area Vasta 4 manderà un suo pediatra, due giorni a settimana, a Petritoli e a Pedaso. Ma anche questo provvedimento sarà temporalmente limitato, per dare tempo alle famiglie di trovare un altro professionista alle cui liste iscrivere i bambini.


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