Un percorso pedonale in sicurezza dall’Area Verde Santa Croce a viale Trieste e via Guarnieri: è la proposta che verrà discussa venerdì 12 aprile, alle ore 21 nella Sala riunioni dell’Area Verde Santa Croce in occasione di un’assemblea pubblica nata, come rimarcano i promotori, per sensibilizzare adeguatamente sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale di Fermo sulla realizzazione dell’intervento.
“A Fermo non è proprio facile muoversi a piedi o in bicicletta tra i vari quartieri della città, o anche verso Porto San Giorgio – commenta il presidente Guglielmo Abbruzzetti -. Il traffico è sempre sostenuto, non solo nelle ore di punta o nel periodo scolastico. Ma è possibile intervenire per migliorare la situazione, anche se in alcune zone questa è molto compromessa”.
Nella parte bassa del popoloso complesso residenziale Santarelli nel quartiere di Santa Caterina, ricorda, era previsto un collegamento viario dal Centro sportivo “Sandro d’Addio” al Crocifisso, riportato da tempo sulle cartine della città come prosecuzione di via Guarnieri.
“Oggi la necessità non è più la realizzazione di una nuova strada, che porterebbe traffico, inquinamento e pericolo, ma la creazione di un percorso pedonale in sicurezza per dare uno sfogo ai residenti, in particolare anziani, bambini e disabili, ma anche persone con cani al guinzaglio e mamme con bambini. I benefici sarebbero notevoli, e per tutti. I residenti del grande complesso Santarelli e dintorni potrebbero scendere a piedi verso l’Area Verde Santa Croce e beneficiare delle ottime strutture disponibili (campo di calcio, bar, giochi, panchine, spazio verde, ecc.). Viceversa, dall’area verde, da via Parete e da via del Crocifisso, attraverso questo collegamento pedonale i numerosi residenti potrebbero salire a piedi verso viale Trieste, porta S. Caterina e via Pompeiana, dove sono presenti servizi essenziali (fermata Bus Steat, Farmacia, Ferramenta, Forno, Supermercato, Edicola, Banca, Tabaccheria, ecc.)”.
Abbruzzetti ritiene che la realizzazione del percorso protetto, attuata in tempi ragionevolmente brevi, e con costi probabilmente abbastanza contenuti, consentirebbe di migliorare notevolmente la vivibilità di una parte consistente del quartiere Santa Caterina, “con notevoli benefici per centinaia di persone, oggi costrette a prendere sempre l’auto in quanto non hanno alternativa, data la estrema pericolosità della strada”. “Chi invece percorre quotidianamente a piedi via del Crocifisso rischia di essere investito, vista anche la stretta carreggiata, la mancanza di un marciapiede (da realizzare), e la velocità sostenuta di molti automobilisti e motociclisti (il limite di 30 Km/h è pure coperto dalla vegetazione) che sfrecciano improvvisamente, incuranti degli attraversamenti pedonali (sbiaditi). In via del Crocifisso è pericolosissimo attraversare la strada semplicemente per conferire i rifiuti negli appositi cassonetti. E finché non avviene qualche incidente grave, tutto bene; quando qualcuno sarà investito seriamente, allora non sarà più possibile correre ai ripari. La mobilità dolce in una città si concretizza con piccoli e funzionali interventi, che facilitano lo spostamento degli abitanti nell’ambito del proprio quartiere”.
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