di Pierpaolo Pierleoni
Il lavoro al primo posto, il teatro La Perla pieno, il candidato sindaco che resta in platea ed interviene per ultimo, lasciando il palco alla sua squadra. E’ partita stasera Montegranaro tra la gente, la lista pronta a sostenere la candidatura a sindaco di Gastone Gismondi, che sfida la sindaca uscente Ediana Mancini per riconquistare la fascia tricolore a Montegranaro.
Un progetto nato, come sottolinea Anita Mancini, presentatrice della serata, con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, da un comitato del No che mise insieme persone e forze politiche con sensibilità molto diverse. Da quella collaborazione nacque una stima reciproca che ha portato, oggi, ad una coalizione che lascia in secondo piano le tessere di partito e le convinzioni politiche, mettendo “il lavoro al primo posto, per attuare ogni iniziativa possibile che tenda al miglioramento della situazione economica e sociale. Attraverso il dialogo e il confronto faremo sì che la crisi trovi risposte. Abbiamo un programma chiaro e semplice. Non demonizziamo l’amministrazione uscente, ma vogliamo portare impegno, fiducia e senso di responsabilità”.
Una presentazione spettacolo, intervallata dai brani musicali di Monia Marinozzi, una delle candidate, e dall’esibizione dell’attore e cantante Roberto Rossetti, affiancato dalle ballerine Ilaria e Silvia Gattafoni.
Per primo sale sul palco Mauro Lucentini, coordinatore e candidato in lista. “L’opposizione ha lavorato insieme a tante cose in questi anni. Ognuno tiene le tessere di partito in tasca, dalle diversità vengono risorse e non problemi. Ciascuno di noi ha un’esperienza e delle sensibilità diverse.
Poi tocca ai 16 candidati in lista: Walter Antonelli, Franca Branchesi, Sara Di Chiara, Simonetta Gallucci, Mauro Lucentini, Alex Mancinelli, Anna Marconi, Giovanni Battista Mariani, Eros Marilungo, Monia Marinozzi, Lucio Melchiorri, Niki Millevolte, Annamaria Pelletta, Matteo Testella, Ermanno Vitali, Annalina Zincarini.
Un gruppo con figure attive nel mondo del volontariato e nell’associazionismo. Ci sono Marilungo e Di Chiara, provenienti da Sinistra italiana, c’è l’ex sindaco Franca Branchesi, alla guida della città negli anni 90, l’ex assessore ai servizi sociali Annalina Zincarini, l’ex candidato sindaco Giovanni Battista Mariani, il presidente del Consiglio comunale Walter Antonelli, il presidente dell’Avis Ermanno Vitali, l’imprenditore ed ex presidente della casa di riposo Lucio Melchiorri. Intervengono tutti, uno dopo l’altro, a raccontare la loro idea di città.
Gastone Gismondi parla per ultimo, dopo oltre due ore. Una scelta voluta, “perchè qui non c’è un leader, ma ce ne sono 16”. Ricorda l’ex sindaco Lelli, invoca una città che dica “basta alle cattiverie e ricominci dal cuore. Una città che non deve più etichettare I cittadini in base al titolo di studio, che sono sì importanti, ma non dimentichiamo che la grande imprenditoria di questa città è passata per la determinazione con cui ha creduto negli obiettivi. Le visioni non le danno I titoli di studio”. Poi tre punti cardine del programma: “lavoro, sociale, sicurezza”.
Gismondi rimarca una parola: continuità. “E’ da cretini voler buttar via tutto ciò che ha fatto l’amministrazione precedente. Io non lo farò mai. In questi 5 anni ho visto cose incredibili, scelte illogiche pur di cancellare ciò che era stato fatto dai sindaci passati. Abbiamo un problema di droga enorme a Montegranaro e dobbiamo occuparcene. Piange il cuore a vedere donne che hanno terrore di passare al Campo dei tigli”.
Il candidato sindaco si impegna a farsi carico “di dare risposte anche a chi non parteciperà alla competizione elettorale. Il nostro programma non è chiuso, ma si apre a segnalazioni e proposte”. Parla del Lago del Torrione, annunciando di voler recuperare quel patrimonio, ironizza sulle fontane chiuse nel territorio comunale, sogna un ex ospedale che diventi centro universitario legato alla tecnologia”. Poi il grazie a tutti I candidati, a partire da chi ha fatto scelte politiche di rottura col passato. “Grazie a Sara Di Chiara ed Eros Marilungo, che vengono da un’altra storia politica, ma hanno voglia di incidere e non hanno fatto calcoli. Grazie a Walter Antonelli, le persone serie si comportano come lui, che fino all’ultimo ha rispettato il suo ruolo nella maggioranza uscente. Grazie a Mariani, che con onestà intellettuale ha riconosciuto di aver sbagliato con le accuse nei miei confronti nella scorsa campagna elettorale. A Franca Branchesi ho poco da dire, le ho voluto sempre bene e l’ho corteggiata tanto, insieme a Lucentini, per convincerla ad aderire al nostro progetto. Siamo qui per restituire il cuore alla nostra città, che amo sopra ogni cosa”.
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