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L’eredità di Baglioni condivisa con la comunità, donazione da parte degli eredi

BELMONTE PICENO - Materiale nelle mani dell'Amministrazione. L'intenzione è dedicargli uno spazio per ricordarne la figura e tenerne viva l'importanza

di Alessandro Giacopetti

Libri, una scrivania intarsiata, foto, dipinti, un busto in bronzo, la laurea originale, documenti personali, epistole e molto altro. Questo è quanto è stato donato al Comune di Belmonte Piceno dopo la morte del professor Silvestro Baglioni dalla moglie del nipote, Luciana Romoli, e dal figlio Andrea Baglioni, dopo la morte dello stesso nipote Giampaolo.

“Si tratta, in pratica, di tutto il materiale posseduto da Silvestro. La donazione è avvenuta grazie alla collaborazione di Isabella Cappella e Anna Maria Giampieri, entrambe originarie di Belmonte, che hanno fatto da tramite”, spiega il sindaco Ivano Bascioni che ha ricevuto in consegna il materiale, ringraziando per il suo valore. L’intenzione è aprire uno spazio dedicato proprio alla memoria e al ricordo della figura del professor Silvestro Baglioni, in quanto ha ricoperto un ruolo importante per il paese di Belmonte Piceno. Nato nel 1876 e scomparso nel 1957 fu un fisiologo e professore universitario dal 1913, insegnando a Sassari, Pavia e Roma. È noto per ricerche sperimentali sulla fisiologia generale del neurone eseguite con tecniche originali. Studioso di acustica e di storia della musica, ha scritto anche dei libri.


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