Ampio risalto sulla stampa locale in quei giorni
di Paolo Bartolomei
Giovedi 21 aprile 1960 la città di Fermo partecipò ad una puntata di Campanile sera, popolare gioco televisivo della Rai condotto da Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Renato Tagliani.
Enzo Tortora arriva in piazza, accompagnato da due esperti: il prof. Danilo Interlenghi e il maestro di fotografia Luigi Crocenzi (foto di Otello Tacchetti per lo Studio Del Papa)
La trasmissione si svolgeva non solo dagli studi televisivi ma anche, e soprattutto, in diretta dalle due città concorrenti; in questo modo potevano partecipare anche i numerosi spettatori presenti nelle piazze, oltre che il pubblico da casa.
Pur di comparire in diretta tv anche solo per un istante, in Piazza del Popolo a Fermo si radunò una folla oceanica proveniente non solo dal circondario ma anche da Ascoli e Macerata. L’intera città fu riempita di auto parcheggiate in ogni dove.
Considerando l’anno, fu un avvenimento epocale. Nel 1960 esisteva un solo canale televisivo (si chiamava “Programma nazionale Rai”), la televisione in Italia era nata solo sei anni prima.
Per le Marche non era una novità assoluta: l’anno prima aveva partecipato Osimo; l’anno dopo parteciperà Porto San Giorgio e nel 1962 anche Civitanova.
Alle domande poste da Mike Bongiorno dagli studi della Fiera di Milano, dalla piazza di Fermo rispondevano, dopo ampie consultazioni con i “pensatori”, la signorina Angiola Ciucani, il prof. Vittorio Girotti e il prof. Marcello Seta, assistiti dall’inviato Rai Enzo Tortora.
Il “pensatoio” era costituito da sette commissioni (divise per materie) per un totale di oltre duecento esperti, presiedute da Mario Agnozzi, sindaco, dall’avvocato Alessandro Palma, presidente della Pro Fermo, da Pasquale Grilli, vice segretario del Comune di Fermo, e dal maestro Dante Borsoni.
Uno dei tavoli degli esperti allestiti in piazza (foto di Otello Tacchetti)
Fermo fu sconfitta dai ferraresi di Bondeno su una domanda calcistica a cui la signorina Ciucani non seppe rispondere (quali squadre avevano vinto il campionato di serie C del 1959).
Restò la grande festa e l’assoluta novità dirompente della prima visibilità in diretta televisiva su scala nazionale della città per una intera serata: prima del gioco infatti veniva trasmesso un ampio documentario dell’Istituto Luce che parlava delle due città in gara e, senza nulla togliere a Bondeno, su Fermo ci fu da raccontare e vedere molto di più.
Il concorso fotografico sulla città di Fermo, organizzato per l’occasione dal Centro per la Cultura della Fotografia di Milano, fondato dal noto fotografo fermano Luigi Crocenzi.
A titolo di cavalleresca cortesia il portavoce fermano Marcello Seta si recò a Bondeno e all’inizio di una successiva puntata di Campanile sera consegnò ai vincitori una campana, accompagnato dal commendator Ezio Pasqualini, titolare della nota fonderia di campane di Fermo che l’aveva costruita.
Un mese prima della trasmissione, la Rai aveva installato a Fermo sul Colle Cappuccini (esattamente all’interno della villa dell’avv. Edmondo Mancini, che si trova proprio sulla cima) un ripetitore per migliorare la ricezione del segnale tv soprattutto sul versante sud della città, che non era raggiunto bene dal segnale proveniente dai ripetitori del Monte Conero e del Monte Ascensione.
Marzo 1960, è il primo ripetitore della città di Fermo; nei decenni successivi ne sono stati installati altri tre (Colle Vissiano, Monte Caccione e Contrada Camera).
Il campanaro Pasqualini con i giornalisti Corradetti e Interlenghi
Le sette commissioni con i nomi di tutti gli esperti
Marzo 1960, entra in funzione per l’occasione il primo ripetitore Rai per la città di Fermo, installato sul Colle Cappuccini
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