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Porto Sant’Elpidio perde la Bandiera blu,
Franchellucci: «Non sappiamo perché,
attendiamo le motivazioni»

PORTO SANT'ELPIDIO - Il primo cittadino: "Non siamo stati invitati a partecipare, non ci sono arrivate motivazioni. I valori relativi alle acque di Porto Sant'Elpidio e tutti gli altri parametri richiesti dal questionario Fee sono uguali all'anno scorso"

di Pierpaolo Pierleoni

Porto Sant’Elpidio ammaina la bandiera blu. Dopo 11 anni consecutivi, il Comune non è stato invitato alla cerimonia di consegna del vessillo assegnato dalla Fee International ogni anno alle località costiere di tutte le regioni italiane. A darne notizia il sindaco Nazareno Franchellucci questa mattina.

“Non siamo stati invitati a partecipare, nè ci sono arrivate motivazioni per cui non ci sarebbe stata assegnata – spiega il sindaco Nazareno Franchellucci – Abbiamo chiamato il presidente della Fee Italia, che ci ha dato conferma del fatto che Porto Sant’Elpidio non figura tra le Bandiere Blu 2019. Nell’ottica della dovuta trasparenza è giusto che non si nascondano le cose e renderlo noto. Chiaramente è una notizia che non avremmo mai voluto dare, siamo amareggiati perché non conosciamo ad oggi le motivazioni di questa scelta. I valori relativi alle acque di Porto Sant’Elpidio e tutti gli altri parametri richiesti dal Questionario Fee per l’assegnazione del riconoscimento sono esattamente uguali all’anno scorso”.

Insomma, niente vessillo, ma le ragioni restano un mistero. Il presidente Fee, pur confermando l’esclusione, nella conversazione informale avuta non avrebbe indicato infatti le ragioni, facendo un riferimento generico alla presenza di corsi d’acqua che delimitano il territorio cittadino. “Siamo in un limbo – ammette il primo cittadino – in genere di fronte ad un diniego dovrebbe arrivare una spiegazione delle criticità emerse, ci risulta che ad altri enti siano arrivate comunicazioni del genere, a noi no. Nè agli uffici sono arrivate nel corso dell’anno richieste di approfondimenti o sono state evidenziate problematiche particolari. I criteri da quanto ci risulta sono sempre gli stessi”.

Già l’anno scorso quella di Porto Sant’Elpidio era stata una bandiera dimezzata. Per la prima volta il riconoscimento non era stato assegnato all’intero litorale, ma solo a quello sud. Una decisione derivata dai parametri sulle acque di balneazione in corrispondenza di due fossi, quello Castellano a nord e quello dell’albero al centro. Dopo i lavori di miglioria dell’impianto fognario connessi con il cantiere di riqualificazione di Piazza Garibaldi, teoricamente la situazione del fosso del centro dovrebbe essere decisamente migliorata, invece è arrivata la doccia fredda per la città.

“Impossibile dire cosa faremo ora – continua Franchellucci – Chiaramente ci dovrà essere una seconda puntata, perchè vogliamo ricevere chiarimenti su quanto accaduto. Ad oggi scoperchiamo un piccolo vaso di Pandora, perchè può darsi che l’esclusione non riguardi solo noi”.

Deluso anche il vicesindaco e assessore all’ambiente Daniele Stacchietti:”L’amarezza è non capire. Se ricevi un diniego lo affronti, per cercare di risolverlo e fare qualcosa in più. In questo caso invece ci troviamo senza la Bandiera blu e non abbiamo una spiegazione. Ragionando da avvocato non escludo un danno d’immagine alla città, se il provvedimento non è motivato”.

In conclusione, Franchellucci valuta le conseguenze del premio perduto, che rischia di produrre contraccolpi negativi, dato che, salvo nuovi colpi di scena, tutte le località vicine a Porto Sant’Elpidio, sia a nord che a sud, possono sventolare la bandiera. “La Bandiera blu è un simbolo riconoscibile di qualità ambientale e dei servizi, in passato ce ne siamo giustamente fregiati, oggi dobbiamo prima di tutto comprendere cosa sia successo, poi fare il possibile per riottenerla dal 2020. Un aspetto deve essere chiaro: i parametri delle acque di balneazione della città sono identici a quelli dell’anno scorso, chiunque può verificare sul sito dell’Arpam ed accertarne la conformità”.

A distanza di alcune ore dall’annuncio, il sindaco Franchellucci ha reso noto di aver avuto un colloquio con il presidente della Fee Italia Claudio Mazza: “Il presidente non fa parte della commissione chiamata a valutare le domande per il riconoscimento della Bandiera Blu – evidenzia il primo cittadino – Ricordava però che le criticità riguardavano i fiumi e fossi, un problema che, come mi ha ripetutamente sottolineato, interessa tutta la regione Marche. La non eccellente qualità delle acque è spesso dovuta al fatto che fossi e fiumi fanno provenire dall’interno elementi tali da abbassare il livello qualitativo. Per quanto ci siano città virtuose, come la nostra, nell’erogazione di servizi, tali situazioni pregiudicano talvolta l’ottenimento della Bandiera blu”.


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