Il quartiere Corva offre una Freccia alla Speranza: donato un cavallo per l’ippoterapia

PORTO SANT'ELPIDIO - L'associazione di quartiere dona una cavalla di 9 anni per proseguire l'attività rivolta ai diversamente abili offerta dalla comunità di recupero di Sant'Elpidio a Mare, coinvolte anche scuole, associazioni del terzo settore e i tre Comuni dell'Ambito XX

di Pierpaolo Pierleoni

Una realtà sociale pregevole del territorio, un’associazione che decide di “adottare” un servizio, una rete che va dalle scuole alle istituzioni alle realtà del terzo settore, per sostenere i servizi rivolti ai diversamente abili. Ci sono tanti significati nel progetto presentato ieri mattina al quartiere Corva di Porto Sant’Elpidio. La locale associazione di quartiere ha infatti deciso di sostenere la comunità La Speranza, donandole una nuova cavalla da utilizzare per le attività di ippoterapia. E’ stata coinvolta la scuola primaria Collodi che insiste proprio alla Corva, per scegliere il nome da assegnare al quadrupede, sono state interessate anche scuole, a partire dal Polo Urbani, i tre comuni dell’Ambito XX, le associazioni attive nella disabilità, è stata aperta una raccolta fondi affinché il servizio di ippoterapia possa essere esteso.

La Speranza si trova nelle campagne di Bivio Cascinare, a ridosso del fiume Chienti. Nata come comunità riabilitativa per persone con problemi di tossicodipendenza, ha esteso la sua attività alla pet therapy e, in collaborazione con l’associazione Anthropos, assicura almeno 30 sedute di ippoterapia al mese, accoglie scolaresche per visite didattiche, porta avanti insieme all’associazione Farsi Prossimo anche un progetto di onoterapia.

Motore dell’iniziativa è stato il vicepresidente del quartiere Corva, Federico Costantini: “Un progetto nato per caso, osservando una realtà pregevole che rischiava di venire meno, perchè la cavalla utilizzata per l’ippoterapia era ormai anziana. Così, dato che il sociale ed il volontariato rientrano appieno tra gli scopi dell’associazione di quartiere, abbiamo recepito questa necessità e ci siamo attivati per donare alla Speranza una cavalla più giovane. Ma l’ambizione va oltre, vorremmo costruire una rete di sostegno ad un’iniziativa meritevole ed è per questo che abbiamo voluto coinvolgere le scuole ed i tre Comuni dell’Ambito, affinchè dall’autunno anche i ragazzi con disabilità di centri riabilitativi e scuole del territorio possano partecipare a sedute di ippoterapia”.

Il responsabile della comunità La Speranza, Gianluigi Riccioni, sottolinea la vocazione del centro: “Noi siamo nati come luogo di recupero e riabilitazione dalla tossicodipendenza, ma quella che si è costruita nel tempo è una cittadella solidale, una struttura in cui si è costruito un luogo di risocializzazione. Da noi i cancelli sono sempre aperti, vorremmo abbattere il concetto di comunità di recupero come luogo chiuso, abbiamo una bambinopoli, spazi per asinelli e cavalli”.

Il dirigente del polo Urbani, Roberto Vespasiani, ricorda che “è la stessa Costituzione a sottolineare il principio di sussidiarietà, dà mandato alle realtà sociali di erogare dei servizi, consapevole che lo Stato non può raggiungere tutte le esigenze. Le normative su disabilità ed inclusione italiane sono un modello per il mondo, abbiamo leggi all’avanguardia. La scolarizzazione degli alunni in disabilità al’inizio può essere guardata con scetticismo, ma non può che essere un arricchimento, non solo per il disabile, ma per tutti gli altri ragazzi”. Tocca poi alla prof. Paola Romagnoli, responsabile degli interventi rivolti ai diversamente abili al Polo Urbani. “Un incarico che ricopro da 7 anni e che mi ha arricchito umanamente. Abbiamo numeri importanti, siamo la seconda scuola delle Marche per numero di iscritti con disabilità, ben 105 alunni. Un numero che tende ad aumentare, anche perchè ci viene riconosciuta la qualità ed attenzione del lavoro svolto con I ragazzi. Quest’anno abbiamo avuto in organico ben 72 docenti di sostegno sui 220 totali. Abbiamo il compito di valorizzare l’intelligenza creativa e far esprimere ciascuno con i propri mezzi. Collaboriamo con entusiasmo a questo progetto e pensiamo di coinvolgere gli studenti delle due sedi più vicine alla comunità, quindi Sant’Elpidio e Porto Sant’Elpidio”.

Un video e le testimonianze di chi ha praticato l’ippoterapia raccontano offrono la descrizione più efficace dell’utilità di un’attività capace di migliorare sensibilmente equilibrio, orientamento e movimenti di persone con disabilità. Si congratulano gli amministratori dei 3 Comuni. “Sono questi i momenti più gratificanti per un amministratore, abbiamo il dovere di incentivare queste esperienze”. Il vicesindaco di Sant’Elpidio a Mare Mirco Romanelli apprezza “il valore sociale di una comunità come la Speranza, per quanto possibile cercheremo di assicurare il massimo sostegno all’ippoterapia ed a chi usufruisce del servizio”. Il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci, nonché presidente dell’Ambito XX, plaude “alla capacità aggregativa del quartiere Corva, che svolge pienamente il ruolo di un’associazione, cioè quello di sviluppare il senso di comunità, ma anche lanciare messaggi sociali e prestare attenzione alle realtà più fragili e bisognose di aiuto. Aggregare parti di comunità e coinvolgere le scuole non è affatto banale. La programmazione del prossimo triennio dell’Ambito territoriale ci offrirà il canale migliore per aiutare le realtà che meritano sostegno”. Si finisce con la scuola primaria Collodi, che svela il nome scelto dagli alunni per la cavalla. I bambini hanno deciso di chiamarla Freccia. Ora tocca a lei accompagnare i ragazzi disabili nel loro percorso.


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