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Si è insediato il vicequestore Messina:
Ho subito apprezzato
la collaborazione dei cittadini

FERMO - Al lavoro da una settimana, ha 54 anni, è originario di Bolzano, viene dalla questura di Reggio Emilia: "Il primo approccio è ottimo, ho subito notato la stretta collaborazione tra le forze dell'ordine"

di Pierpaolo Pierleoni

“Metto a disposizione della provincia di Fermo la mia esperienza. La prima impressione è molto positiva. Ho notato un’ottima collaborazione ed unità di intenti tra le forze dell’ordine e percepito disponibilità e collaborazione da parte dei cittadini”. Si presenta così, Ignazio Messina, nuovo vicequestore vicario della questura di Fermo, già operativo da poco più di una settimana.

“Accogliamo un collega di grande esperienza – sottolinea il questore Luciano Soricelli – Un collega preparato e di indubbie qualità, che vanta una prolungata attività nell’ordine pubblico, nel settore amministrativo e nell’anticrimine. Si è insediato da pochi giorni, è già stato impegnato sul campo in occasione della visita del ministro Matteo Salvini giovedì scorso a Montegranaro”.

L’esperienza del dottor Messina inizia nel 1986, in precedenza è stato per due anni ufficiale di complemento nell’Esercito italiano. Ben 35 anni quindi, al servizio della difesa e della sicurezza. Originario di Bolzano, è stato per tre anni al reparto prevenzione e crimine di Firenze, ha svolto prolungate attività nelle regioni del Mezzogiorno, in prima linea contro la criminalità organizzata. Da diversi anni si è stabilizzato in Emilia Romagna, tra Modena e Reggio Emilia. “Ho ricoperto tutti gli incarichi possibili in una Questura – spiega il nuovo vicequestore – dalla base dell’intelligence che è il ruolo di capo di gabinetto, ho diretto il Cie di Modena, ho lavorato alla Digos e diretto il commissariato di Carpi. Negli ultimi due anni e mezzo sono stato chiamato alla direzione dell’anticrimine a Reggio Emilia, dove ho dovuto affrontare anche il problema delle infiltrazioni di ‘ndrangheta e tutto ciò che questo comporta”.

Un lungo curriculum professionale ed un’esperienza sul campo che ora arriva a tutelare il Fermano. “Ritengo di avere una buona preparazione professionale che metto a disposizione della questura di Fermo, per aiutare il questore a quel salto di qualità che la popolazione richiede. Se c’è una Questura nata l’anno scorso, vuol dire che dipartimento e ministro dell’interno hanno valutato la necessità di maggiore presenza ed impegno”. Pochi giorni nel Fermano, ma le prime impressioni sono ottime. “Non conoscevo questo territorio – conclude il vicequestore Messina – Ho già notato un’ottima collaborazione tra forze dell’ordine ed un’unità di intenti, sia con l’arma dei carabinieri e la guardia di finanza, ma anche con le polizie locali, che sono la base della sicurezza integrata. Metto a disposizione tutte le mie possibilità professionali a disposizione della popolazione e della provincia di Fermo.  Il primo approccio con la cittadinanza è stato positivo, ho molto apprezzato, nei primi servizi effettuati, la disponibilità e serenità delle persone. Sono abituato ad avere un approccio colloquiale e parlando con i cittadini ho visto davvero un grande spirito di collaborazione. Vengo da realtà in cui spesso c’è un atteggiamento diverso e più oppositivo”.


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