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Ma perché i semafori
sono lampeggianti di notte?
Paris: “Obbligo di legge”

PORTO SAN GIORGIO - Dopo l'incidente di questa notte, l'ennesimo all'intersezione tra la ss16 e la sp239, la domanda rimbalza sui social. Ma la risposta del comandante della polizia municipale non lascia adito a dubbi e interpretazioni

Il comandante della polizia municipale, Giovanni Paris

“Ma perché i semafori non li lasciano in funzione di notte? Magari si sarebbero evitati incidenti stradali, l’ultimo quello avvenuto proprio questa notte”. E’ questo l’interrogativo, con annessa ipotesi conseguente, che si sta diffondendo sui social dopo l’ennesimo sinistro all’incrocio tra la statale Adriatica, la strada provinciale Fermana e viale don Minzoni (leggi l’articolo). C’è chi pone la domanda, rivolta ovviamente alle istituzioni, al Comune, alla polizia municipale. E anche chi non passa per il punto interrogativo sostenendo che un semaforo acceso h24 su quel crocevia sarebbe fondamentale, indispensabile per evitare o quantomeno ridurre gli incidenti.

Ma ai commenti, agli interrogativi, ai ‘moniti’ risponde il comandante della polizia municipale sangiorgese, Giovanni Paris. E la sua risposta è tranchant, della serie dura lex sed lex: “Perchè non sono accesi anche di notte? Perché non lo erano nemmeno stanotte? Semplice. Perché è la legge che impone lo spegnimento e le lampade lampeggianti”.

L’incidente di questa notte lungo la ss16

A onor del vero, infatti, il regolamento per l’esecuzione del codice della strada, all’articolo 169 prevede che “il funzionamento degli impianti semaforici a tempi fissi è vietato dalle 23 alle 7. E’ consentito per quelli comandati automaticamente dai veicolo, per quelli ‘a richiesta’ azionati dai pedoni e per quelli coordinati o a più programmi, in cui sia previsto uno specifico programma notturno con durata ridotta del ciclo semaforico”. Qualcuno potrà sollevare l’ipotesi deroghe, magari data la frequenza con cui, in quel crocevia, si verificano incidenti stradali. Ma anche in questo caso, sulle deroghe per intenderci, è la legge a parlare. E pure chiaro. Sempre nell’articolo 169 si legge infatti che “allorché si verifichino particolari condizioni di circolazione, con flussi di traffico elevati, o presenza di sensi unici alternati, o lavori in corso e simili, è consentito il funzionamento degli impianti semaforici dalle 23 alle 7”. Per farla breve, gli incidenti non rientrano nei motivi che legittimino una deroga allo spegnimento notturno che, sempre lex docet, deve prevedere impianti semaforici a luci gialle lampeggianti.

“La norma, oltretutto – aggiunge il comandante Paris – nasce da considerazioni tecniche e studi sul comportamento umano secondo i quali, di notte, un semaforo lampeggiante suscita più attenzione nell’automobilista rispetto a una lampada verde o rossa. Dunque molte volte simili commenti non servono, sono superflui e frutto di considerazioni soggettive che, però, non trovano riscontro sia nella legge che negli studi scientifici. E come la stessa legge recita, gli incidenti, per qualsivoglia casistica, non rientrano nei motivi utili a un’eventuale deroga”. Dunque, se di giorno ci sono il verde, il giallo e il rosso a regolare le immissioni dei veicoli nelle intersezioni (e anche in questo caso è opportuno sempre buttare un occhio a quell’auto che, con il ‘rosso’ deve fermarsi, non si sa mai)  che chi ha il ‘rosso’, di notte, dalle 23 alle 7 massima prudenza e ‘piede leggero’ sull’acceleratore.

Schianto tra auto e moto all’incrocio maledetto, attimi di paura per un ragazzo (Foto)

 


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