di Sandro Renzi
Il dragaggio si farà, ma dopo l’estate. I fondi ci sono (250mila euro) messi a disposizione dal Mise e sbloccati dalla Corte dei Conti che ha dato il via libera alla convenzione tra Ministero, Regione e Comuni portuali. E, notizia di oggi, c’è anche l’esito delle analisi sulle sabbie prelevate nel canale d’ingesso del porto. “Sono di classe A” annuncia con soddisfazione l’assessore all’ambiente Massimo Silvestrini. Quello che l’Amministrazione Loira auspicava si è avverato. Con responsi qualitativi simili, le operazioni di dragaggio potranno essere più snelle e costare anche meno perché non è previsto l’abbancamento della sabbia dragata né il trasporto in altre aree. “Il sedime che sarà prelevato dai fondali –spiega l’assessore- potrà essere utilizzato per il ripascimento”. Tecnica già sperimentata a Porto San Giorgio. “La sabbia viene rigettata in acqua tra le scogliere e poi le correnti marine fanno il resto spingendola a riva”. Ovviamente le aree interessate da questo intervento dovrebbero essere quelle più soggette ai fenomeni erosivi.
Con una somma simile si potrà intervenire su un’ampia area del canale e, cosa che sperano gli operatori, “raschiare” quanto più in profondità per evitare che l’imboccatura possa nuovamente insabbiarsi. Le lungaggini ministeriali da una parte ed i complessi iter tecnici dall’altra, nonché l’arrivo della stagione estiva, faranno tuttavia slittare di alcuni mesi il dragaggio. “Adesso occorre predisporre il progetto da inviare ad Ancona e attendere se dovrà essere assoggettato a Via. Ma a questo punto non si può certo intervenire a stagione appena cominciata o, peggio, quando si entrerà nel clou dell’estate”. Con buona pace di molti diportisti che invece puntavano ad avere anche un minidragaggio prima dell’estate.
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