Mister Eddy Mengo questa mattina nell’allenamento di rifinitura al Ferranti
di Leonardo Nevischi
PORTO SANT’ELPIDIO – Il giorno tanto atteso è quasi arrivato. Tra poco meno di ventiquattro ore il Porto Sant’Elpidio potrà scrivere un’importantissima pagina della sua storia sportiva. Ad alimentare il sogno Serie D ci sarà un vero e proprio esodo biancazzurro che partirà dalla città rivierasca alla volta di Poggibonsi. Intanto, dopo l’allenamento di rifinitura di questa mattina ed il conseguente pranzo, la squadra si è già messa in viaggio in direzione Colle Val d’Elsa, dove pernotterà e si preparerà alla sfida cruciale.
Questa mattina, il diktat di mister Eddy Mengo ai suoi ragazzi è stato chiarissimo: «Dobbiamo tenere la testa lucida. Il fisico non so se domani reggerà, ma è importante che lo faccia la nostra mente». Un Mengo che non ha lasciato nulla al caso, preparando i suoi a qualunque situazione. Tuttavia, il tecnico nativo di Recanati dovrà fare i conti con l’infermeria: infatti, Alessio Palladini e Riccardo Cuccù hanno svolto un lavoro differenziato con il preparatore atletico.
«Scioglieremo tutti i dubbi domani – ha confessato l’allenatore del Porto Sant’Elpidio –. Penso che Palladini sarà a disposizione per giocare dall’inizio, poi saremo noi a valutare, mentre Cuccù andrà sicuramente in panchina, sperando di recuperarlo per uno scampolo di gara».
Mister com’è vivere l’attesa di questi ultimi 90 minuti finali?
«È emozionante, perché è un’ esperienza per tutta la società e si è creata una bella situazione per i ragazzi, che stanno bene ed hanno capito che dobbiamo goderci questo momento. Abbiamo preparato la partita come le altre: veniamo da 6 vittorie consecutive pertanto la squadra è in forma, poi però gli episodi nel calcio possono cambiare tutto. Comunque noi siamo tranquillissimi, sapendo però che il Poggibonsi è una squadra forte e qualunque episodio può far svoltare il risultato. Quello che ho detto ai ragazzi questa mattina è che dobbiamo fare noi la partita, senza avere rimpianti. Non avere rimpianti non significa vincere o perdere, ma dare tutto. Il nostro obiettivo è fare una partita al 100%. Poi se loro saranno più bravi, gli faremo un applauso e ci tireremo giù il cappello, perché vorrà dire che avranno meritato la promozione».
Il Poggibonsi come se lo aspetta? In maniera diversa rispetto alla gara d’andata?
«No, perché le qualità sono quelle e sicuramente ci metteranno molta grinta e partiranno come all’andata con un bel piglio. Sappiamo che è una squadra che ha fatto una marea di gol e che davanti ha moltissima qualità e speriamo di reggere l’urto come abbiamo fatto a Civitanova domenica. Tuttavia, partiamo dal presupposto che noi dobbiamo cercare prima di tutto di andare a fare gol, perché la nostra squadra non può stare 90’ ad aspettare, difendere e far passare i minuti. Dobbiamo ragionare, cercando di andare a vincere la partita senza rimpianti. Non vorrei mai che se domani le cose non andassero per il verso giusto, sarà perché qualcuno non ha dato tutto. Questo ragionamento ci ha fruttato fino a qui e a maggior ragione domani che sarà una finale».
Alla fine ha avuto ragione lei. Dopo la sconfitta con il Tolentino ha iniziato a preparare la squadra per farla arrivare al top in questa fase della stagione…
«Sì, già da quella sconfitta sapevamo che il primo posto era andato e abbiamo scaricato le pile mentalmente e aumentato i carichi fisicamente. Quella tipologia di lavoro ci ha portato ad arrivare in forma a questo periodo. Facendo quel ragionamento abbiamo anche rischiato di perdere il secondo posto, ma fortunatamente i risultati ci hanno premiato e adesso ci godiamo questa bella finale».
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