Sarà l’unica tappa nell’Adriatico. Mercoledì prossimo, dalle 15 alle 19, la goletta Oloferne, ribattezza ‘museo navigante’ attraccherà al porto peschereccio sangiorgese. E questa mattina, in Comune, la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Un appuntamento che, se già ha favorito la formazione di un ‘gruppo di lavoro’ per il rilancio delle tradizioni e della cultura dell’Adriatico, dall’altra potrebbe essere, o almeno questa è l’intenzione degli organizzatori, segnare la rotta verso progetti e iniziative future, in una rete comunitaria, con un unico leit motiv: spingere ad amare, conoscere e rispettare il mare e la storia dei popoli locali segnata dall’Adriatico. Il 12 giugno, infatti, sono previsti visite a bordo, laboratori per adulti e bambini, degustazioni e incontri. Si parte alle 15 con protagonista l’ammiraglia della rete dei Musei del Mare e della Marineria d’Italia. A seguire degustazione dei frutti di mare sangiorgesi grazie al supporto del Covopi, dell’Anmi e del sommozzatore Basilio Ciaffardoni, alias ‘Cozzaro nero’. Poi, si diceva, spazio a laboratori didattici per bambini e adulti, incontri divulgativi in collaborazione con la Lega navale, asd Nautica Picena, il Museo del Mare, e il supporto di Walter Vallesi e Patrizio Sparvoli. A vigilare sull’evento, il Circomare guidato dal comandante Simona Gentile. L’iniziativa, infatti, spazia dal culturale all’ecologico, dallo sportivo al sociale, dall’aggregazione dei diversamente abili al turismo. Nell’ambito dei progetti ‘velAmare’ sono previsti, infatti, convegni e settimane integrative con le scuole primarie e secondarie, enti pubblici, associazioni benefiche, istituzioni, imprese per la diffusione dei concetti basati su storie vere di mare da raccontare, ecosistemi, con la Guardia costiera in campo per l’apprendimento della sicurezza in mare e l’Iti Montani per la carriera marittima, aule del Mare con la Cea La Marina, sport la porto turistico con Lega navale e Asdnp, questionari redatti in due anni di scuola da 1050 allievi delle scuole del Fermano, il coinvolgimento di Liberi nel Vento, Amadown, Anffas, autismo e il centro di Capodarco.
“La presenza della Oloferne nasce da un incontro quasi fortuito con il direttore del Museo del Mare di Cesenatico, Davide Gnola – spiega l’assessore Elisabetta baldassarri – che ci ha proposto una tappa della goletta nell’ambito di un itinerario comunitario che toccherà anche l’altra sponda dell’Adriatico. Tocca le città dove la tradizione marinara ha un peso e dove questa può avere una valenza anche turistica. Abbiamo quindi accolto con entusiasmo la proposta per un eco-museo che va necessariamente messo a sistema”.
“La Guardia costiera – le parole del comandante Simona Gentile – non può che accogliere con favore simili iniziative che contribuiscono anche a rilanciare un territorio come questo, già ricco di tradizioni e cultura”.
“Fondamentale è divulgare il miglior approccio con il mare. Stiamo anche lavorando su un progetto delle Dune teso al rilancio delle origini della nostra costa” il commento diStefano Orena dell’associazione Nautica Picena a cui segue Walter Vallesi: “Ringrazio l’assessore Baldassarri e tutti coloro che collaborano a questa splendida iniziativa inserita in un quadro più ampio di eventi”. “La goletta unisce tradizione e conservazione” la puntualizzazione di Patrizio Sparvoli, dell’organizzazione dell’evento.
“Questa iniziativa va letta anche nell’ottica di dare un futuro alle nuove generazioni. Ha valore anche in ambito turistico. E poi – l’appello di Basilio Ciaffardoni – dobbiamo impegnarci tutti affinchè la Vittoriosa (prima imbarcazione ormeggiata al porto) torni a splendere in navigazione. “Per noi – conclude Carlo Iommi, presidente della Lega navale – è un onore far parte di questo gruppo che lavora per far amare il mare, proprio quando festeggiamo gli 80 anni di vita sangiorgese”.
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