Disabilità, interrotti 39 progetti
di vita indipendente:
“Servono subito risorse adeguate”

SOCIALE - Il Comitato Marchigiano Vita Indipendente ha incontrato l'assessore Cesetti, che prima dell’estate verificherà se possono essere ammessi a finanziamento

In occasione dell’incontro che il Comitato Marchigiano Vita Indipendente ha avuto con alcuni esponenti della Regione lo scorso 13 novembre, il presidente Ceriscioli chiese quale fosse la cifra necessaria per finanziare adeguatamente la Legge Regionale n° 21/2018 (Interventi regionali per favorire la Vita Indipendente delle persone con disabilità), in modo da assicurare la continuità agli utenti della DGR 1360/2018, e per far entrare anche nuovi utenti.

“Vogliamo credere le sue non fossero solo parole – rimarca Angelo Larocca – ma che rispecchiassero l’intenzione concreta della Regione, di rispondere ad un bisogno così urgente e pressante, quale la rivendicazione del diritto alla libertà e all’indipendenza delle persone con disabilità. Abbiamo replicato che il fondo andava innalzato a 4 milioni per una risposta adeguata, e che il minimo indispensabile sarebbero stati 3 milioni. La Regione dichiarò di poter fare ‘uno sforzo’ portando subito il fondo da 1,3 milioni a 1,5 milioni e promettendo di incrementarlo ulteriormente, entro l’inizio del 2019, fino a 1,8 milioni”.

Il fondo è stato effettivamente aumentato, in sede di approvazione del Bilancio di Previsione 2019-2021 alle seguenti cifre: per l’anno 2019 1.654.878 euro; per l’anno 2020: 1.971.546 euro; per l’anno 2021 1.968.576 euro.

Nonostante questo, secondo il Comitato, l’attuazione della Legge Regionale n° 21/2018, ha creato le seguenti problematiche:

– delle 335 domande pervenute ed ammesse in graduatoria, 139 non sono state ammesse a finanziamento;

– tra di esse, ci sono 39 persone che avevano avviato un percorso di Vita Indipendente un anno fa, che hanno visto il proprio percorso interrotto;

– sono state fatte progettazioni non adeguate agli effettivi bisogni delle persone;

– sono state fatte valutazioni estremamente eterogenee nei diversi territori.

“Abbiamo quindi inviato un’ulteriore richiesta d’incontro – prosegue Larocca – chiedendo l’impegno concreto della Regione per risolverle al più presto, attraverso le seguenti azioni:

1. Deve essere assicurata la continuità dei 39 progetti avviati e di quelli che verranno attivati in futuro.

2. Devono essere ammesse a finanziamento le 139 persone attualmente in graduatoria; per fare ciò, bisogna stanziare le risorse adeguate.

3. Deve essere approfondita al più presto la formazione agli operatori delle unità multidisciplinari e multiprofessionali, avviata con il seminario dello scorso 1° marzo, con l’obiettivo di far meglio comprendere ad essi la filosofia della Vita Indipendente e di far acquisire ad essi una migliore capacità di predisporre correttamente i progetti”.

Lo scorso 14 giugno c’è stato un incontro, al quale erano presenti Fabrizio Cesetti (Assessore al Bilancio, alle Finanze, agli Enti Locali, alle Politiche per la Sicurezza Regione Marche), Giovanni Santarelli (Dirigente Servizio Politiche Sociali e Sport Regione Marche) e Maria Laura Bernacchia (Responsabile P.O. Area Disabilità Regione Marche).

“L’assessore Cesetti ha risposto che intende incrementare subito di 200.000 euro il fondo della Legge, e che prima dell’estate verificherà se possono essere ammessi a finanziamento i 39 progetti interrotti, al fine di assicurare ad essi la continuità. In tal caso verrà predisposta una delibera ad hoc con i fondi necessari ad ottenere l’obiettivo.

Nel 2020 il fondo della Legge verrà incrementato di 600.000 euro; sommando tale cifra ai 240.000 euro della compartecipazione regionale alla Sperimentazione Ministeriale, e ai 1.971.546 euro già impegnati nel bilancio di previsione, si giungerà a un fondo annuale di 2,8 milioni.

Nel 2021 il fondo della Legge verrà incrementato di 800.000 euro; sommando tale cifra ai 240.000 € della compartecipazione regionale alla Sperimentazione Ministeriale, e ai 1.968.576 euro già impegnati nel bilancio di previsione, si giungerà a un fondo annuale di 3 milioni, che permetterà di ammettere a finanziamento tutti i 139 progetti in graduatoria.

Inoltre lavoreranno per eliminare il meccanismo della graduatoria e far sì che le eventuali nuove domande vengano accolte subito.

Ci siamo dati appuntamento per fine luglio, quando avremo una risposta circa la fattibilità dell’ammissione a finanziamento dei 39 progetti interrotti”.


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