Sicurezza, Tulli: “Le risposte
della Lega sono nei fatti,
i cittadini lo percepiscono”

FERMO - Il consigliere comunale della Lega rilancia il decreto Sicurezza dopo aver ricevuto una lettera da un cittadino di Fermo: tema centrale la sicurezza a Fermo

Gianluca Tulli

Gli arriva una lettera. E il consigliere comunale della Lega, Gianluca Tulli rilancia. Il tema, da sempre caldo, è quello della sicurezza. E in quella missiva ricevuta da Tulli spicca proprio il bisogno che i cittadini hanno di sentirsi sicuri lungo le strade della loro città, Fermo, e nelle loro case.

“La risposta a questo cittadino, come lo stesso ha evidenziato, la Lega – il punto del consigliere leghista Gianluca Tulli  la sta dando con i fatti. Il decreto del Ministro dell’interno Salvini prevede già dal primo di luglio, 22 poliziotti in più e dal prossimo anno altre 20 unità per la questura e vedrà proseguire l’incremento fine al 2023 per un totale di 82 unità. Oltre a ciò come consigliere della Lega, ho chiesto una particolare attenzione in uno dei quartieri più problematici della città, Lido Tre Archi, attraverso la realizzazione di una postazione di forze di polizia permanente. Negli ultimi mesi la continua presenza delle forze dell’ordine proprio a Tre Archi e lungo la costa, ha portato a numerose operazioni di contrasto e prevenzione e per questo ringrazio la questura e tutte le forze dell’ordine”.

Tulli che, si diceva, prende spunto da una lettera che dice di aver ricevuto. Una missiva che lo stesso Tulli diffonde e in cui si legge: “Fermo, una qualsiasi sera di dicembre. Si chiudono persiane e si riavvolgono tapparelle. Si innescano allarmi per sbaglio, si spera, per verificare che in caso di necessità siano funzionanti. Ognuno, insomma, pensa al suo e si trincera in casa. Di solito ci si regola così: se l’allarme viene disinnescato dopo pochi secondi, uno pensa con più serenità che si sia trattato di un errore o di verifica di buon funzionamento; se l’allarme dura a lungo allora ci si preoccupa. In ogni caso uno è portato ad affacciarsi, a controllare. Siamo impauriti”, queste le parole di una cittadina di Fermo.
“Il governo ha diffuso dati relativi ad un decremento del numero dei reati, ma noi continuiamo ad essere preoccupati, perché ci siamo dovuti abituare ad una triste realtà: la nostra Fermo non è più quella di una volta. Solo qualche anno fa mia figlia usciva con il cane dopo cena, dopo aver studiato per gli esami universitari. Oggi non potrebbe più farlo. Non siamo liberi, non siamo tranquilli”, così riferisce uno dei cittadini di un quartiere di Fermo. Lo stesso che, vista la situazione, ha avuto un’idea: sfruttare i cellulari per la tranquillità del quartiere.
Ha così creato un gruppo WhatsApp, in cui ha inserito i numerosi contatti di coloro che desideravano essere inclusi. L’intenzione è stata quella di aumentare il controllo reciproco ed aiutare le Forze dell’Ordine, fornendo magari segnalazioni utili.
“Nel tempo alcuni hanno dovuto rinforzare gli infissi, altri si sono muniti di inferriate e sistemi di allarme, altri ancora hanno adottato cani da guardia addestrati. Tutti provvedimenti che il privato cittadino deve pagarsi di tasca propria, come una tassa. Eppure non basta. Negli ultimi mesi nel nostro quartiere ci sono stati più furti ed in orari non sospettabili, tra le 19 e l’una di notte. È necessario allora riscoprire la solidarietà a km 0, fare corazza. Da qui l’idea del gruppo WhatsApp”.
L’idea a costo zero ha funzionato tanto che, a distanza di due mesi dalla creazione del gruppo, ancora ci sono residenti del quartiere che domandano di essere inseriti: in altre parole, chiedono un aiuto in termini di controllo e, dunque, di prevenzione. L’utilità di questa idea è stata già messa alla prova, ci sono state diverse segnalazioni di autovetture: qualche volta si è trattato di amici o parenti di qualcuno della zona, come prontamente riferito nel gruppo da alcuni componenti; qualche altra volta, invece, i membri hanno ritenuto necessario segnalare alle Forze dell’Ordine le presenze sospette e, nel frattempo, hanno continuato a stare all’erta. “La vigilanza ed il controllo fanno sentire bene i cittadini che nulla hanno da nascondere. Il decreto Sicurezza, che ha portato all’incremento delle forze dell’ordine, per noi è davvero importante proprio perché abbiamo bisogno di vedere concretamente che lo Stato c’è ed opera tangibilmente per l’ordine e la sicurezza, vista la situazione allarmante che ormai caratterizza anche il territorio fermano. Da soli non ce la possiamo fare”.

 


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