Greta Rastelli
AGROPOLI (SA) – Campionati italiani allievi trionfali per la Tam Porto San Giorgio – Osimo – Corridonia, che è tornata dalla campania con tre delle cinque medaglie, conquistate dalle Marche nella rassegna tricolore.
Ha aperto le danze la velocista Greta Rastelli, che in batteria ha siglato il miglior tempo sui 100 m, un 11’’81 ventoso, per poi lottare fino all’ultimo centimetro in finale: 11’’91, primato personale abbattuto di due decimi, ad un solo centesimo dalla vittoria, per un argento che ha un sapore molto simile a quello dell’oro.
È scesa poi in pista per i 100 m ostacoli Martina Cuccù, la giovane “Wonder Woman” allenata da Elisa e Robertais Del Moro. Al primo anno tra le under 18, Martina ha esordito in batteria con un buon 13’’98. In finale è stata sorprendente, scendendo a 13’’69, record personale e regionale demolito di 3 decimi, e medaglia di bronzo al collo.
Martina Cuccù
Si è dovuta “accontentare” della medaglia di bronzo anche la quattrocentista ad ostacoli Angelica Ghergo, l’anno scorso finalista ai Campionati Europei, durante l’inverno dominatrice della stagione al coperto con il titolo italiano. Angelica, seguita tecnicamente da Michele Coppari, era purtroppo reduce da un lungo stop per infortunio e ha chiuso la finale in 1’02’’41, lontana dai suoi migliori tempi, comunque tra le migliori in Italia. Altri acuti sono arrivati dalla staffetta 4×100 m, quinta in 48’’64 con il quartetto Binni, Cuccù, Del Gatto e Rastelli, e dallo specialista delle prove multiple, l’osimano Emanuele Ghergo, quinto al termine del decathlon con il suo miglior risultato, 5994 punti, e ottime prestazioni nei 1500 m, 4’32’’99, 110 m ostacoli, lancio del disco e salto in lungo.
Simone Romagnoli ha scalato la classifica dei 110 m ostacoli con il suo record personale, 14’’47, e si è piazzato undicesimo; Lucia Crosta ha vinto la sua serie dei 2000 m siepi e ha portato a casa il primato personale, 7’41’’99; Alena Binni, con 5,27 m nel lungo, ha avvicinato il suo miglior salto di sempre. L’ottavo posto nella classifica femminile per società ha rappresentato infine la ciliegina sulla torta di un campionato italiano indimenticabile.
Angelica Ghergo
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