Una città sempre aperta
con il Mercatino del Giovedì

FERMO - Presentata la 37a edizione della storica manifestazione, che vedrà oltre 200 espositori e un ricco programma di iniziative collaterali tra Musei e Biblioteca, passando per le degustazioni musicali del Conservatorio

di Andrea Braconi

Quando Bibi Iacopini dà i numeri la ricorrente metafora perde di valore a vantaggio di un resoconto puntuale e dettagliato, soprattutto se l’oggetto è la Mostra Mercato dell’Artigianato e dell’Antiquariato, conosciuto come Mercatino del Giovedì, che da 37 anni segna in maniera indelebile l’estate fermana.

Nove gli appuntamenti di questa edizione (4 a luglio e 5 ad agosto, con la data di Ferragosto che verrà recuperata venerdì 16), 343 i giovedì di esposizione complessivi dalla nascita della manifestazione e poi, come da tradizione dai tavoli dell’osteria Bar a Vino, quelli del 2019: “Avremo 201 espositori, forse 202, di cui 33 nuovi – ha spiegato Iacopini -. Nel totale spiccano 65 dell’antiquariato / modernariato / vintage / collezionismo, con 8 nuovi espositori; 123 sono del settore artigianale e creazioni dell’ingegno, di cui 25 nuovi; 5 del Mercatino etnico, una scelta che negli anni ci ha permesso di non avere più abusivi; 8 sono le associazioni di volontariato presenti con manufatti artigianali o servizi”.

Gli espositori provengono da tutte e 5 le province marchigiane (solo dal Fermano oltre 50) e 3 dall’estero, nello specifico Belgio, Inghilterra e Repubblica Ceca (con una collezionista di santini antichi). Il totale della merce esposta, infine, tocca i 1.800 metri quadrati.

“Ci tengo ad evidenziare la riconferma da parte della Steat del servizio esclusivo e a pagamento dai campeggi di Marina Palmense – ha aggiunto -. Funziona da 4 anni e sarà operativo dalle ore 17 alle 24. Ci sarà ancora l’apertura straordinaria di Santa Monica, il Mercatino dei Bambini e anche il riconfermato servizio di un operatore ecologico che, dalle ore 18 alle 23, girerà per tutto il Mercatino per tenere l’area pulita”.

L’ENTUSIASMO DEL COMITATO

Dalle parole di Daniela Del Bigio è emerso invece tutto l’entusiasmo che ancora anima il Comitato Permanente Mercatino delle Occasioni. “Le Marche sono piene di mercatini – ha ricordato la stessa presidente – ma quello che distingue il nostro è che il comitato e il direttore hanno un grande rapporto di solidarietà con gli espositori che si sentono amati e valorizzati, tornando sempre con piacere. L’abbiamo sempre pensata come un’occasione di promozione, mai come una questione di interesse o guadagno. E questa umanità che circola fa si che la manifestazione non stanchi mai”.

Si parte, quindi, con una serenità quanto mai spontanea. “C’è una macchina organizzativa già a posto, i meccanismi sono sempre gli stessi e poi una squadra che vince non si cambia. Questo avviene fin da quando c’era l’ingegner Girotti, che è stato il primo presidente. Il Mercatino è occasione di incontro, c’è questa atmosfera gioiosa che si crea che lo caratterizza e lo rende piacevole ogni anno. Diventa anche il ritrovare gli amici fermani, che sono andati a vivere fuori e che d’estate ritornano. Altro elemento importante è il supporto economico e di mezzi da parte dell’Amministrazione comunale, oltre alle belle collaborazioni che si sono create, come con la Biblioteca o il grande lavoro che fanno i Musei, fino al Conservatorio: ognuno mette quello che può e questa manifestazione riesce a legare tutti. Noi siamo molto soddisfatti e ringraziamo di cuore tutti quelli che ci aiutano”.

IL SOSTEGNO DEL COMUNE

“Ogni anno ci ritroviamo a dire quanto è bello il Mercatino, ma non si può fare altrimenti, anche per l’affetto che ci lega – ha sottolineato Francesco Trasatti, vice sindaco e assessore alla Cultura -. È come se fossero 9 notti bianche che riempiono il centro storico e questa iniziativa nasce con un valore culturale prima che commerciale. Va lodata anche la capacità di cucitura che il comitato ha saputo creare insieme a vari enti di manifestazioni, un lavoro che va al di là della presenza degli espositori: parlo di mostre, presentazioni di libri, di musei aperti e di tutte le iniziative culturali legate al Mercatino. Questo è un tassello fondamentale dell’estate fermana, per i cittadini e per i visitatori”.

Sulla stessa lunghezza il sindaco Paolo Calcinaro, che si è definito un vero “mercatinista della prima ora”. “Non lo sono solo perché ho tirato fuori le mie prime centomila lire a sera facendo il Mercatino dei Bambini a Piazzale Azzolino, ma anche per averlo sempre amato e frequentato. La città dà un bellissimo esempio di sé mettendo insieme tutte queste realtà diverse, credo sia un qualcosa di fondamentale che mette la città al centro del territorio. L’estate fermana ha costantemente bisogno del Mercatino e, naturalmente, io ci sarò”.

MUSEI SEMPRE APERTI

Confermatissima la partecipazione attiva dei Musei cittadini. “L’evento è quello tradizionale ma sempre esclusivo – ha ricordato Lucia Medei -, con l’apertura dalla loggetta della biblioteca per avere il passaggio alla sala del mappamondo, fino a fruire anche degli altri spazi cittadini, arrivando alla mezzanotte”.

LA BIBLIOTECA DENTRO… E FUORI

Anche l’apertura serale della Biblioteca è diventata un tassello fondamentale. “Con questa iniziativa si sono amplificate le consuete visite – ha affermato Natalia Tizi – e abbiamo un turismo in crescita da questo punto di vista. All’interno di questa apertura è stato collocato un open space autori, autogestito e con varie proposte editoriali, Quest’anno lo faremo nella sala attigua a quella di lettura, con 7 incontri. Ci leghiamo anche una mostra, collegandoci ad una di stampo giapponese che inaugurerà ad agosto e che anticiperemo, intitolata ‘Uno sguardo sul Giappone’ e che avrà pezzi straordinari”.

Ma la Biblioteca fermana si aprirà ai cittadini anche con un’altra particolarità: il mercatino del cosiddetto libro scartato, costituito da duplici o triplici copie, cataloghi vecchi e tanto altro ancora. “È bello poter utilizzare questi volumi per far avere loro una seconda vita, con un’offerta che andrà da 1 a 10 euro” ha evidenziato la Tizi.

Un’operazione virtuosa mutuata dal Comune di Verona, come ha spiegato Trasatti, attraverso la quale si potrà finanziare l’acquisto di nuovi volumi.

LE DEGUSTAZIONI MUSICALI

Avviati alla Chiesa del Carmine ma poi interrotti per problemi legati ai danni del terremoto, i concerti organizzati dal Conservatorio “Pergolesi” sono stati poi dislocati al Chiostro dei Carmelitani. “Un luogo – ha tenuto a precisare il presidente Carlo Verducci – che sia da un punto di vista storico che artistico e architettonico è uno dei più significativi della città di Fermo. Renderlo fruibile credo sia un regalo alla città e ai turisti”

Dallo scorso anno la rassegna ha presto il titolo di “Degustazioni musicali” perché lo Slow Food organizza assaggi di prodotti di alcune ditte agroalimentari di grande qualità del Fermano. “Saranno quattro gli appuntamenti, con una novità – ha concluso Verducci -: l’Ensemble della classe di fagotti, che aprirà il 4 luglio. Si proseguirà l’11 con un concerto jazz, il 18 con una performance lirica, il 25 con una serata tra tuba, cimbasso e pianoforte, per chiudere il primo agosto con un duo di ragazzi straordinari che suoneranno chitarra e fisarmonica”.


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