Intorbida rassicura Panichi
“Anche il comitato vuole
un restyling globale”

PORTO SAN GIORGIO - Il presidente del comitato per la ciclabile sul lungomare Gramsci, Paolo Intobida, risponde all'ex assessore Attilio Panichi. "Anche noi favorevoli ad una riqualificazione globale".

In attesa del parere dei vigili, chiamati a dire la loro sulla proposta del sindaco Nicola Loira,  a margine dell’incontro con il comitato per la pista ciclabile presieduto da Paolo Intorbida, la discussione sul futuro delle due ruote che transitano sul lungomare non si placa. Alle rimostranze dell’ex assessore Attilio Panichi (leggi l’articolo) risponde lo stesso Intorbida. “Il comitato vuole una riqualificazione globale del lungomare -spiega- e sollecita l’Amministrazione affinché venga realizzato in tempi brevi ma, considerato che il progetto, se tutto va bene, lo vedremo tra tre o quattro anni in una previsione ottimistica, nel frattempo chiediamo la semplice istituzione di un senso unico e la realizzazione della pista ciclabile”.

Queste le motivazioni addotte dal portavoce del comitato che punta a fare chiarezza rispetto alle “preoccupazioni” avanzate da Panichi. “La richiesta nasce da ragioni di sicurezza per i ciclisti e per garantire maggiore vivibilità sul lungomare”. La proposta del comitato consiste nel ricavare in via Gramsci, per tutta la lunghezza della strada da nord a sud, una ciclabile larga due metri e mezzo e delimitata da un cordolo “come prevede la normativa condivisa anche con il comandante della municipale, Giovanni Paris”. Quanto al capitolo spese, Intorbida rimarca l’esiguità dell’investimento per le casse comunali da momento che si tratterebbe solo di installare una segnaletica stradale a terra. Ma, stando a quanto affermato anche dal primo cittadino, Nicola Loira, le variabili da tenere in considerazione sarebbero di più. Non ultimo il “taglio” di numero stalli blu gestiti dall’Ica.

Sa. Ren. 

La pista della discordia Panichi al comitato “No a soluzioni tampone”


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