I tesori tornano a casa dopo il sisma
Ad attenderli anche il prefetto,
Gualtieri: “Che emozione”

MONSAMPIETRO MORICO - Riconsegnati dopo il restauro la pala dell'altare centrale raffigurante l'Immacolata con i Santi Pietro e Paolo, e le quattro ante degli armadi a protezione del reliquiario. Visita delle istituzioni con in testa il prefetto

Grande gioia ed emozione, oggi a Monsampietro Morico per il rientro a casa delle opere custodite, fino a quei drammatici giorni del sisma 2016, nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Antonio Abate (ancora inagibile dal 24 agosto 2016). Grazie al contributo dell’Anci Marche ed al Pio Sodalizio dei Piceni, la pala dell’altare centrale raffigurante l’Immacolata con i Santi Pietro e Paolo, e le quattro ante degli armadi a protezione del pregevolissimo reliquiario, hanno ricevuto nuovo splendore”. E’ il commento del sindaco Romina Gualtieri che oggi ha guidato le istituzioni, con in testa il prefetto Vincenza Filippi anche in una visita ufficiale in Comune e nella chiesa di San Miche Arcangelo.

Presenti alla cerimonia, in visita ufficiale, infatti, oltre al prefetto Filippi, il vicario del questore Messina, il tenente colonnello del comando provinciale dei carabinieri Di Pilato, il capitano della compagnia dei carabinieri di Montegiorgio Giglio, il tenente della guardia di finanza Catalano, la dottoressa Monelli per la diocesi di Fermo, don Olivio Medori, oltre agli amministratori tutti. E, ospite della giornata tra arte e speranza, a Monsampietro Morico, anche il chitarrista dei Radiohead, Jonny Greenwood. “Continua il tenace impegno dell’amministrazione, nel percorso tracciato, nella certezza di ridonare maggiore splendore a quanto ricevuto in eredità”.

Le istituzioni e Jonny Greenwood (foto Simone Corazza)


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