LA RECENSIONE
Matthew Mcconaughey ci porta a navigare in acque oscure nel suo nuovo film “Serenity”

RECENSIONE - Questo è un film in cui la trama ha davvero importanza e meno si sa, meglio è, anche per lasciare ai colpi di scena lo stesso audace potere che hanno avuto su di me

 

di Giuseppe Di Stefano

Il mio primo pensiero dopo aver visto Serenity è stato: “Quasi quasi me lo vedo di nuovo”. Eh già, perché si è curiosi di tornare al principio per cercare di capire se c’era qualche indizio disseminato lungo il nuovo singolare thriller romantico dello scrittore-regista Steven Knight, con un grande cast in cui spiccano più di un vincitore di Oscar.

L’avvio della pellicola è abbastanza approssimativo e ci porta a credere che seguirà le disavventure di Baker Dill (Matthew McConaughey), un marinaio brizzolato che vive sull’isola di Plymouth e porta i turisti a pescare ogni giorno. L’isola è minuscola, con un solo bar, un solo poliziotto e un piccolo gruppo di gente del posto che sa tutto di tutti. Ogni volta che Baker entra nel bar o nel negozio di esche locali, viene raggiunto da una serie di pettegolezzi (anche abbastanza accurati) su di lui e su ciò che ha combinato. Addirittura, anche il ragazzo della radio locale del mattino sembra quasi parlare direttamente con Baker. Una svolta nella trama si ha quando la sua ex moglie, Karen (Anne Hathaway), si ripresenta dopo tanti anni e gli offre 10 milioni di dollari per uccidere il suo nuovo e violento marito Frank (Jason Clarke).

Credo che molto di più non convenga dire. Questo è un film in cui la trama ha davvero importanza e meno si sa, meglio è, anche per lasciare ai colpi di scena lo stesso audace potere che hanno avuto su di me. È giusto però sottolineare quanto Serenity sia sconcertante fin dal primo momento, molto prima che possa iniziare a sorprendere lo spettatore. È uno di quei progetti che inizialmente sembrano inutili ma che poi si evolve rapidamente in qualcosa di veramente unico, divenendo uno dei più entusiasmanti e divertenti thriller degli ultimi anni.


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