Nicola Marziali appena giunto presso la struttura statunitense di Miami
di Paolo Gaudenzi
FERMO – Lanciatore diciottenne di un metro e novantadue centimetri per novantacinque kilogrammi.
Padre italiano, madre domenicana (da qui l’amore per il baseball), Nicola Marziali vola dalla sua città alla Florida South University di Miami per continuare a far crescere le proprie doti sportive.
Nell’estate scorsa, infatti, eccolo nientemeno che in Toscana per i Campionati Europei giovanili con addosso la maglia della rappresentativa Nazionale, picco di massima di un’evoluzione partita ad otto anni e coltivata nella società di Porto Sant’Elpidio.
Da qui un primo salto verso l’alto grazie al tecnico Mirco Cannella, che lo presenta all’asso cubano Gonzalez Matos Noelvis il quale torna in patria con al fianco il quattordicenne Marziali, consentendogli quindi i dovuti approfondimenti tecnici grazie alle cure del preparatore Gonzalez Gutierrez José Manuel, già manager degli Eagles Fermo, sodalizio fondato dal padre di Nicola.
Due anni fa la chiamata dell’Accademia Nazionale della Fibs (Federazione Italiana Baseball e Softball), dove ha trascorso la preparazione per affrontare l’avventura continentale della passata estate presso la struttura Coni di Tirrenia.
Storia recente l’approdo all‘Acquacetosa di Roma, ammesso insieme ad altri nove atleti provenienti da tutta Italia. Questo l’ultimo step di una progressione implacabile sfociata pochi giorni fa con la firma presso l’istituzione sportiva di Miami.
“Vincere la borsa di studio dell’università statunitense mi ha riempito di emozioni – le prime parole di Marziali oltre oceano -, è una bellissima opportunità, venuta a galla dopo i diversi tornei svolti a livello internazionale in cui mi sono potuto mettere in mostra. Ringrazio i tesserati della Florida che mi hanno voluto qui con loro, ed ora potrò godere di questa borsa di studio completa della durata di quattro anni. Il mio ulteriore auspicio per il futuro? Diventare professionista nel circuito della Major League”.
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