FERMO – Un gruppo affiatato, che ama giocare e divertirsi, ma soprattutto stare insieme, come ai vecchi tempi.
Così come era ed è nelle intenzioni dell’ideatore e fondatore della squadra Fabio Belà che ha così ricostituito il gruppo di amici di Molini Girola dove è nata la squadra del Panchester United (un mix fra pancia e Manchester), assurta agli onori nazionali per aver vinto nei giorni scorsi il campionato italiano Uisp di calcio camminato a Pesaro.
Una squadra nata per scherzo, che gioca per il gusto di stare insieme con spensieratezza, costituita da over 50, che quando viene avviata nell’ottobre del 2018 subisce gol e perde partite, ma che poi affina il gioco, si perfeziona, tanto da battere appunto nella finale nazionale la compagine di Milano, campione uscente e imbattuta da 27 turni, così da diventare campione d’Italia e mettere il primo scudetto sulla maglia.
Una gran bella soddisfazione che la squadra ha voluto condividere con il sindaco Paolo Calcinaro e l’assessore allo sport Alberto Scarfini che l’hanno ricevuta a palazzo comunale, regalando anche al primo cittadino una maglia personalizzata.
Le congratulazioni del sindaco e dell’assessore agli atleti per questa loro passione di giocare ma soprattutto di fare gruppo e divertirsi ed il ringraziamento dei giocatori di essere stati ricevuti in Comune.
Dopo la pausa estiva il Panchester United attende di partecipare alla Coppa di lega in autunno con l’auspicio – evidenziato da Fabio Belà – che nel territorio si costituiscano anche altre squadre per praticare questo sport divertente e socializzante.
Il “calcio camminato”, walking football, è una disciplina nata in Inghilterra nel 2011 nei circoli per Over 50 e sta lentamente diventando popolare anche nel nostro Paese: a diffondere la pratica è stata la Uisp. In questo territorio quella conclusa era la seconda stagione organizzata dalla Uisp di Fermo.
La regola principale di questo particolare modo di giocare a calcio è non correre. Appositamente pensato per chi ha più di 50 anni, nel calcio camminato sono vietati i contrasti, le entrate in scivolata e i contatti violenti: a farla da padrona è la tecnica e il tocco di palla. Un’altra regola singolare è che la sfera non può alzarsi sopra il metro e cinquanta.
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