(aggiornato alle 10,05)
di Giorgio Fedeli (foto e video Simone Corazza)
Nel mirino lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’immigrazione clandestina. Solo per dirne un paio. Ma la maxi operazione dei carabinieri scattata ieri pomeriggio alle 18 a Montegranaro ha tutta l’aria di essere molto altro.
Sicuramente, su tutto, far sentire, forte, la presenza dello Stato e dell’Arma in un territorio che ha di recente vissuto una drammatica aggressione a un suo rappresentante, il brigadiere capo Mario Iadonato, accoltellato alle spalle da un 46enne di origini marocchine il 29 giugno scorso (leggi l’articolo). E purtroppo a distanza di poche ore dalla tragedia consumatasi a Roma dove un carabiniere, il vice brigadiere 35enne Mario Cerciello Rega, è stato ucciso da un malvivente a coltellate. E in queste ore si scopre che il vice brigadiere conosceva bene il nostro territorio, e anche alcuni colleghi in forze proprio al comando provinciale dell’Arma fermano. Una tragedia che, dunque, ha provocato sconcerto e commozione, ma anche indignazione, tra i carabinieri fermani.
Tornando a Montegranaro, si diceva, alle 18, circa 30 militari, con una decina di auto, e con in testa il comandante provinciale dell’Arma, Antonio Marinucci, il comandante del reparto operativo, Gianluigi Di Pilato, quello del Norm Serafino Dell’Avvocato e quello della stazione dell’Arma montegranarese, Giancarlo Di Risio, che ha dettato la road map dell’operazione, si sono mossi all’unisono nel distribuirsi sull’intero territorio comunale per scandagliare il comprensorio.
All’origine della maxi operazione il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e anche quello all’immigrazione clandestina. Controlli da terra, con blitz, perquisizioni e identificazioni ma anche dal cielo. All’operazione condotta dal comando provinciale dell’Arma e con in prima linea i militari della stazione di Montegranaro, ha preso parte anche un elicottero del raggruppamento aeromobile dei carabinieri di Pescara. In campo anche la guardia di finanza con un’unità cinofila del gruppo delle fiamme gialle di Fermo. Insomma non un ‘normale’ e routinario controllo, di quelli che quotidianamente effettuano i carabinieri ma un’operazione dai molteplici significati, in primis la repressione di reati e illeciti, e la presenza dello Stato.
IL REPORT DEI CARABINIERI
“Nella serata di ieri, un cospicuo numero di carabinieri è stato impiegato a Montegranaro per un servizio di controllo straordinario del territorio, finalizzato alla ricerca di persone irregolari presenti sul territorio, verificare eventuali occupazioni abusive, contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e al controllo della circolazione stradale.
L’operazione ha visto complessivamente impegnati 30 militari, l’elicottero del quinto Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara, un’unità cinofila del Gruppo del comando provinciale Guardia di Finanza di Fermo e due pattuglie della polizia municipale di Montegranaro.
Rastrellato l’intero centro storico dove, oltre ad identificare le persone domiciliate o trovate lungo le strade, sono stati controllati i veicoli in transito e in sosta e molte abitazioni disabitate, spesso occupate abusivamente, utilizzate quali giacigli di fortuna o per occultare refurtiva o sostanze stupefacenti. I controlli si sono estesi anche alle zone verdi e alle zone periferiche della città.
Complessivamente sono state identificate 95 persone di cui 40 stranieri, controllati 44 veicoli, elevate 10 sanzioni per infrazioni al codice della strada, sequestrate amministrativamente quattro autovetture prive di copertura assicurativa. Tre uomini, (due stranieri e un italiano) segnalati alla prefettura di Fermo per uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana. Una studentessa modenese, durante un controllo alla circolazione stradale, è stata deferita in stato di libertà per porto abusivo di arma, poiché trovata in possesso di un taser della potenza di 3.880 K.Volt.
Un minore di origine magrebina è stato deferito per furto e ricettazione. Dopo la perquisizione eseguita nell’abitazione dove da circa un mese era ospite di connazionali, nel centro storico cittadino, i carabinieri hanno rinvenuto un telefonino cellulare asportato a un infermiere all’interno della locale residenza degli anziani, oltre a documenti personali di vittime di furti su autovetture, avvenuti nei giorni scorsi in città.
Fondamentale l’ausilio del cane antidroga che ha permesso, a seguito di un’ispezione dei giardini di “Campo Boario”, noto luogo di ritrovo di assuntori di sostanze stupefacenti, di rinvenire e sequestrare un sacchetto contenente un flacone di metadone e 621 compresse di diversi farmaci benzodiazepinici e ipnotici, ripartiti in alcune confezioni termosaldate per cui sono in corso accertamenti per stabilirne l’origine e i destinatari finali, non potendo escludere che possano essere destinate al mondo giovanile e all’ambiente delle discoteche, rave party e dello sballo“.
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