Ruben Dario Bolzan al “Rubens Fadini” di Giulianova nella stagione appena consegnata agli archivi, culminata con una nuova salvezza conquistata subentrando in corso d’opera
di Paolo Gaudenzi
FERMO – Argentino classe 1975, ieri in provincia con addosso le maglie di Fermana e Folgore Veregra a battagliare nel cuore delle difese gialloblù nei circuiti dilettantistici.
Con i veregrensi (nell’allora connubio sportivo mosso in binomio con i partner di Falerone) addirittura a vincerne poi il campionato di Eccellenza al termine della prima stagione da allenatore.
Una carriera, quella di tecnico, proseguita con salvezze conquistate in Serie D, alcune delle quali, numeri alla mano, ad assumere i contorni di vere e proprie missioni impossibili (Castelfidardo in due riprese, e di recente con i giallorossi di Giulianova) centrate nell’epilogo. Nel mezzo anche un’esperienza giovanile con il Parma Primavera.
Curriculum di tutto rispetto, purtroppo per le buone sorti di Ruben Dario Bolzan rimasto però oggi senza approfondimenti di sorta sulle scrivanie di presidenti e direttori sportivi del panorama sportivo di riferimento. Sembrava cosa fatta per la firma con il Forlì, compagine di Serie D (ricompresa nel girone delle marchigiane, e dunque a sfidare le fermane), piazza che all’ultimo ha preferito virare sulla vecchia conoscenza di casa nostra, Massimo Paci, recente allenatore del Montegiorgio.
Ad oggi, dunque, il trainer sudamericano è uno spettatore attento delle dinamiche calcistiche della nostra provincia.
Bolzan, partiamo dal gradino più alto della scala gerarchica del territorio, la Serie C. Che tipo di Fermana è venuta fuori, secondo lei, dal ritiro di Montecopiolo?
“E’ una squadra che, rispetto alla passata stagione, è cambiata tanto. In chiave mercato si è mossa effettuando acquisti mirati, dove spicca il prezioso ritorno di Petrucci. Di base rimarrà di certo lo spirito di gruppo, valore assoluto dei gialloblù recenti, dove penso quest’anno possa esserci la spinta propulsiva maggiore, in chiave di finalizzazione, da parte di Cognigni“.
Girone di competenza ben farcito di piazze importanti, pertanto, i Canarini troveranno ostacoli diversi e più ardui rispetto al recente passato?
“Scorrendo i nomi delle squadre ricomprese nel campionato della Fermana si leggono sodalizi come Monza, Reggiana, Cesena, Feralpisalò e tanti altri club di livello assoluto. A mio avviso da valutare anche il Fano, che a distanza, come noto, godrà delle attenzioni dell’Ascoli. Sulla carta si rischia di avere un campionato a due velocità, dove i Canarini partiranno di certo dichiarando l’obiettivo salvezza“.
Bolzan ad impartire indicazioni tattiche a Tozzi Borsoi & soci
Scendendo di un gradino calcistico, Montegiorgio al secondo anno di D dopo una salvezza pressoché tranquilla, in corsa con un Porto Sant’Elpidio fiera matricola di torneo: quale campionato andranno a recitare i due portacolori del Fermano?
“I rossoblù sono chiamati a ripetersi dopo il positivo primo anno in categoria. Ripartono dai nomi di Omiccioli e Mariani, gente di comprovata esperienza, dove è arrivato, insieme ad altri nuovi tesserati, anche un giocatore che conosco bene come Trillini (allenato da Bolzan tra Folgore e Castelfidardo, ndr). Al Porto Sant’Elpidio mi sento di augurare una stagione con i migliori auspici, e al tecnico Eddy Mengo di ripetere prestazioni sugli standard del recente torneo, ricco cioè di soddisfazioni e centrando alla fine dei giochi la permanenza nel girone”.
In Eccellenza una sola rappresentante del territorio, il San Marco Servigliano, mentre in Promozione ecco la folta batteria composta da Futura, Palmense, Monturano Campiglione e Monterubbianese. Come vede queste squadre al prossimo start delle danze?
“Il San Marco riparte da una base solida e fortificata dall’esperienza recente, ha cambiato tecnico ma affidandosi a Renzo Morreale troverà comunque un timoniere che è profondo conoscitore della categoria. In Promozione invece la parola d’ordine potrebbe essere continuità da questo punto di vista, ma stiamo parlando di un circuito sportivo con molte incognite. Futura e Monturano Campiglione sono, per così dire, le veterane del caso. La Palmense ci si riaffaccia forte della tonica salvezza ottenuta ai playout da matricola, così come per il Monterubbiano, novità di stagione che però trasla il blocco vincente della Prima categoria al piano di sopra tutelando certi equilibri tecnico-tattici”.
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