L’associazione Nautica Picena di Porto San Giorgio, arrivata ormai alla boa dei 40 anni, con 160 soci e 56 barche rimessate (fondata nel 1982, ha coltivato fin dall’inizio l’ambizione di avviare i bambini alla conoscenza della vela), riafferma la sua scelta eco-sostenibile proponendo, per il 13 agosto alle 21, sulla spiaggia antistante il circolo, una sfilata che coniuga moda e rispetto per l’ambiente.
L’associazione, con un’iniziativa partita in sordina ma tra le prime nelle Marche adottate da un circolo nautico, ha fatto suo il progetto ‘plastic free’, tentanto di eliminare definitivamente l’uso della plastica. Ai soci, e ai loro ospiti, vengono fornite borracce e bottiglie in vetro da riempire con acqua refrigerata, sia liscia che gassata, erogata da un distributore collegato alla rete idrica; banditi i piatti in plastica, sostituiti da quelli in ceramica o bio-degradabili, e le posate, che ora sono rigorosamente in metallo. Per far fronte al nuovo impegno la cucina si è dotata di una lavastoviglie industriale. A miglio zero anche il pesce utilizzato per confezionare i pasti serviti al punto di ristoro. “Ad oggi – dice Fabrizio Basili, uno dei soci fondatori, che ha portato avanti il programma – i risultati sono ottimi, con un’ampia adesione da parte dei soci. L’obiettivo è di arrivare in tempi brevi all’eliminazione totale della plastica monouso”.
La sfilata è un’altra tappa del cammino ‘ambientalista’ di questa associazione, cui farà da sfondo l’ambiente naturale: sabbia, mare e, alle spalle, una storica pineta. L’Asd Nautica Picena è tra l’altro in prima fila nel progetto, al via in autunno, di ripascimento delle dune, che coinvolge enti pubblici e privati nella prospettiva di creare un’aula didattica per le scuole del comprensorio.
Protagonisti dell’evento del 13 agosto saranno gli stessi soci, che sfileranno a piedi nudi lungo la passerella che conduce alla spiaggia, illuminata lungo il percorso da torce e candele, mentre ai lati saranno posizionate alcune barche a vele spiegate, a riaffermare la vocazione velistica del circolo. I ‘modelli’ per una notte, per lo più giovani, indosseranno una settantina di capi del campionario primavera-estate messi a disposizione, a titolo di amicizia, dalla CS jeans di Umbertide (Perugia), un’azienda manifatturiera nata nel 1981 (fatturato 30 milioni di euro) che nel 2011 ha lanciato il marchio Haikure, con una visione ispirata al rispetto per le persone e il pianeta. Non a caso il nome deriva dall’unione della parola haiku, componimento poetico minimalista giapponese che si ispira alla natura, con la desinenza dei termini ‘nature’, ‘pure’, ‘future’. Vengono impiegati materiali e processi ecosostenibili sotto il controllo di Made by, un’agenzia indipendente che controlla le condizioni sociali e ambientali di tutte le parti coinvolte nel processo di produzione. Per i propri capi Haikure usa, ad esempio, cotone organico ricavato da piante non modificate geneticamente, senza uso di sostanze chimiche agricole sintetiche come fertilizzanti o pesticidi. Anche le etichette sono tessute in materiali naturali come lana, cotone, lino e bambù; persino i cartellini e il packaging sono in carta 100% tree-free.
Al termine della sfilata è previsto un cocktail con prodotti del territorio. “Chi vive il mare, anche per ragioni ludiche o sportive come i velisti, non può che provare preoccupazione per lo stato di ‘salute’ in cui versa; il problema – osserva Stefano Orena, presidente dell’Associazione nautica picena – non è il futuro dell’ambiente marino, ma il presente. Se solo 25 anni fa, quando – continua Orena – le nostre acque costiere erano piene di vita, avessimo previsto lo scenario odierno, lo avremmo probabilmente definito esagerato se non apocalittico. Preoccuparci per il futuro rende, probabilmente, più sopportabile il presente per noi che, vivendolo nell’attualità, possiamo illuderci che ci sia ancora una soluzione. Se vogliamo che gli adulti di domani possano e vogliano trovare una soluzione ai problemi che noi lasciamo in eredità, abbiamo l’obbligo, quanto meno, di dare loro il prima possibile la consapevolezza di ciò che dovranno affrontare”.
“Le scelte dell’Asd Nautica Picena di ridurre l’uso della plastica e il ripristino dell’area della duna, aldilà della possibile rilevanza in termini materiali, hanno – conclude il presidente – un importante valore simbolico e, unitamente alla costante attività formativa e alle altre occasioni di sensibilizzazione, rappresentano il contributo che vogliamo offrire per la crescita di tanti giovani che frequentano la nostra associazione”.
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