La prima volta si è pensato a un atto vandalico, sì. Ma i più ottimisti hanno voluto credere che non si era trattato di nulla di mirato, nulla a sfondo religioso. Ora, invece, con la Madonnina di Lido Tre Archi di nuovo scomparsa, trafugata, a distanza di due settimane dal primo furto (leggi l’articolo), quelle speranze si affievoliscono.
Sì perché pochi giorni dopo il primo furto, alcuni fedeli avevano riposizionato una statuina della Vergine Maria nel suo tabernacolo. Ma oggi, per la seconda volta qualcuno ha fatto scomparire la Madonnina dal tabernacolo che da diversi anni è presente a Lido Tre Archi. E come se non bastasse è stato anche distrutto un vaso ornamentale proprio sotto il simbolo religioso. Se due settimane fa Luciano Romanella si diceva a dir poco indignato per quanto accaduto, questa volta va diretto al dunque, alla prova pratica per smascherare i colpevoli: “A questo punto sono doppiamente indignato. Ma visto che a poche decine di metri di distanza ci sono delle telecamere, si usi la videosorveglianza per identificare l’autore di questi ignobili gesti“.
Sull’episodio, questa volta interviene anche don Sebastiano, parroco di San Tommaso/Tre Archi: “E’ sicuramente una ferita per la comunità cristiana. Da alcuni anni quel tabernacolo è lì come luogo di aggregazione. Io spero si tratti ‘solo’ di un atto vandalico, non voglio pensare che sia qualcosa contro la religione. Questo sarebbe ben più grave. Certo è che la scomparsa della statuina ha provocato una ferita in coloro che curano quel piccolo spazio di fede. Si era pensato di istallare il tabernacolo per offrire una presenza di pace, anche perché Maria è venerata anche nella tradizione islamica. Il fatto che sia la seconda volta che viene trafugata lascia pensare che sia qualcosa di più intenzionale. E ciò fa riflettere. Non ci allarmiamo, per carità. Ma questo ci spinga a pensare all’importanza di una religione integrata nella costruzione della società. Se lasciata a se stessa può sfociare in fondamentalismi”.
Rubata la ‘Madonnina’ di Lido Tre Archi, Romanella: “Sono indignato, gesto inqualificabile”
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