IL CORTEO STORICO
La Cavalcata dell’Assunta rivive,
promossa la regia ‘giornalistica’
di Adolfo Leoni (FOTO E VIDEO)

FERMO -. Estratte al termine della serata le batterie delle contrade che si sfideranno per aggiudicarsi il Palio 2019. Prima batteria: Campiglione, Pila, Molini, San Bartolomeo, Fiorenza. Seconda Batteria: Castello, Capodarco, Campolege, Torre di Palme San Martino

di Paolo Paoletti

foto Simone Corazza

Il grande corteo processionale è la vera anima della Cavalcata dell’Assunta. Come da tradizione  gli oltre 1400 figuranti sono partiti da Santa Lucia per risalire lungo il corso ed entrare in piazza del Popolo dove il pubblico si era nel frattempo radunato. Tantissimi, oltre ai fermani, anche i turisti presenti che, viste le condizioni meteo incerte della prima parte della giornata, hanno scelto di vivere il centro storico già dal tardo pomeriggio.   Tra le novità di quest’anno infatti, volute dal regista Adolfo Leoni, la messa in scena di un accampamento medievale e del relativo mercato nel piazzale del Girfalco.  Le dodici bancarelle hanno fatto rivivere quella che un tempo veniva chiamata la ‘fiera libera’ indetta nel giorno di festa e per la quale non si doveva pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico. Suggestivo anche l’accampamento dei Morlacchi, che ha simulato la presenza delle truppe mercenarie al soldo di Francesco Sforza che abitò la rocca per 13 anni. 

Una regia  ‘giornalistica’, quella di Leoni, che ha portato i presenti in piazza del Popolo ad assistere e comprendere  le varie scene, o meglio movimenti scenici in alcuni casi quanto mai teatrali, con la guida e le spiegazioni dello stesso regista.

Tre i pilastri che hanno caratterizzato la scelta registica per questo corteo: la verità storica, la verosimiglianza e lo spettacolo. “Ho voluto riagganciare la Cavalcata dell’Assunta alla sua origine – commenta Adolfo leoni –  un corteo, praticamente un pellegrinaggio, da Santa Lucia al duomo per recare doni alle Vergine Assunta patrona di Fermo, dello Stato di Fermo e dell’Arcidiocesi. Questo il nucleo centrale attorno al qualche sono stati confermati o inseriti nuovi elementi”.

Il rettore Sauro Longhi

Sicuramente una delle principali novità è stata la suggestiva partecipazione della delegazione dell’Università Politecnica delle Marche. Annunciati dalle chiarine, la delegazione si è affacciata dalla loggetta che collega l’edificio della biblioteca comunale a palazzo dei Priori. Si è trattato ad un riferimento ad una storia antichissima. Fermo deve infatti ad uno dei Carolingi, cioè all’imperatore Lotario, nipote di Carlo Magno, la fondazione dello studio generale, studium generale, Università del tempo, avvenuta nell’anno 825. In tutta Italia ve n’erano soltanto nove: Torino, Ivrea, Civitale del Friuli, Pavia, Cremona, Vicenza, Verona, Firenze, Fermo. 

Suggestiva e  simbolica anche l’uscita dei priori delle dieci contrade e della cernita, incluso il podestà, ovvero il sindaco Paolo Calcinaro,  dal palazzo del Priori. Non più la partenza da Santa Lucia, ma  l’uscita dall’edificio simbolo del potere fermano,  scortati dagli armigeri,  e  il progressivo inserimento all’interno del corteo contrade. Un vero e proprio movimento scenico che ha ridato vita anche ai palazzi storici di Piazza del Popolo, raccontando il loro ruolo nella vita amministrativa della città.

“Di rievocazioni storiche se ne fanno tante -ha commentato Leoni –  credo che quello che più contraddistinguere una rievocazione dall’altra è  il raccontare la storia della propria città, il resto è artificio, mentre qui c’è la verità.  Ho ricevuto l’incarico di regista a fine marzo  e gran parte del programma era impostato, così da giornalista  ho affrontato questa sfida, un racconto della cronaca del 1400. “.

E’ stata poi la volta del passaggio del corteo al completo lungo via Mazzini, la strada che conduce al Girfalco, fino a raggiungere la Cattedrale dove l’Arcivescovo Rocco Pennacchio ha accolto i doni da parte delle varie contrade. Una volta in cattedrale si è svolta la solenne celebrazione di benedizione del Palio dell’Assunta. Presenti anche il prefetto della provincia di Fermo Vincenza Filippi e il questore Luciano Soricelli.

La serata si è conclusa con l’estrazione della batterie per la corsa al Palio del 15 agosto, ad estrarle ed annunciare i nomi, questa volta dal palazzo dell’attuale Comune   dove sono affissi gli stemmi, è stato il sindaco Paolo Calcinaro. Ecco il risultato dell’estrazione. Prima batteria: Campiglione, Pila, Molini, San Bartolomeo, Fiorenza. Seconda Batteria: Castello, Capodarco, Campolege, Torre di Palme San Martino . Non resta ora che attendere la sfida per il Palio 2019. Radio Fermo Uno e Cronache Fermane seguiranno l’evento in diretta a partire dalle ore 15.

Le contrade hanno comunicato i nomi dei fantini scelti: Campiglione Federico Sanna, Campolege Gianluca Sanna, Capodarco Donato Calvaccio, Castello Adrian Topalli , Fiorenza Salvatore Blanco, Pila Cristiano Di Stasio , Molini Girola Alessandro Fiori, San Bartolomeo Simone Mereu, San Martino Giulio Chioffi, Torre di Palme Gavino Sanna.

 

 

 


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