di Andrea Braconi
In tutto il Fermano si è lavorato (e molto) durante la pausa estiva per garantire una piena fruibilità dei plessi scolastici. Tanti gli interventi effettuati, dalla montagna alla costa, a vantaggio di studenti, corpo docente e personale Ata che domani mattina torneranno tra aule e strutture ritinteggiate, migliorate da un punto di vista strutturale e antisismico, ampliate o in fase di ampliamento. Nel Fermano sono 21.923 gli studenti che domani torneranno sui banchi di scuola: 4.452 per le medie, 7.023 per le elementari, 3.518 per l’infanzia e 6.880 per le superiori.
IL CAPOLUOGO
“Come negli anni scorsi l’intervento sulle scuole è prioritario per quanto riguarda le risorse investite – conferma Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo – Questa estate abbiamo speso quasi 1,8 milioni di euro, un grande sforzo per dare maggiore confort e migliori servizi”.
Dalla Sant’Andrea alla Fracassetti, da San Giuliano alle palestre per l’Infanzia di Capodarco e a Lido, i bagni in numerosi plessi e tanti piccoli interventi che continueranno nel corso del prossimo mese, da Castiglione alla Monaldi. E poi la sempre maggiore ricerca di aree verdi (“Abbiamo ultimato anche quella che potrà essere utilizzata da tutto il Polo di Sant’Andrea, dalla materna all’elementare, così come dall’Ugo Betti”) ed i lavori a Molini (“Terminato l’ampliamento della mensa, con la palestra che verrà ultimata nei prossimi mesi, mancano solo le sistemazioni esterne”).
Insomma, la scuola come priorità dell’amministrazione comunale. “Sotto la nostra responsabilità fino alle medie ricadono 30 plessi. Sono tanti, però con investimenti ingenti stiamo cercando di fare un buon lavoro. Inoltre si può vedere il nuovo polo scolastico che sta andando nella direzione augurata da tutti: tra un po’ cominceranno ad erigere la parte dell’aula magna, la palestra è già conformata. Credo che questo polo potrà essere ultimato nel corso dell’anno scolastico, poi serviranno le opere esterne di urbanizzazione e magari il trasferimento ci sarà all’inizio dell’anno scolastico 2020-2021”.
Delegato alle Politiche scolastiche, l’assessore Mirco Giampieri accende i riflettori sull’attenzione verso bambini e giovani che, per l’amministrazione Calcinaro, è sempre stata e continua a rimanere massima. “È come se fossero nostri figli – dice – per questo cerchiamo sempre di farli vivere in ambienti confortevoli e in sicurezza”. Un lavoro sviluppato, tiene a precisare, in piena sinergia con il settore Ambiente e i Lavori pubblici. “Tutti teniamo al bene delle nuove generazioni, che sono e restano il nostro futuro”.
LA PROVINCIA
Un infortunio occorso ad inizio estate ha fortemente limitato gli spostamenti di Stefano Pompozzi, vicepresidente della Provincia, che però ha continuato a lavorare sul fronte scolastico, imbattendosi nella grana dell’Alberghiero di Amandola (leggi l’articolo).
Impossibilitato anche a partecipare al summit tra l’Ufficio Patrimonio e la presidente Moira Canigola, Pompozzi vuole però rimarcare alcuni degli aspetti più significativi che competono all’ente provinciale. “Finalmente è stata sistemata la questione a Scienze Umane con il completamento degli ultimi lavori. Inoltre, per fortuna ha trovato provvisoria ma funzionale allocazione la parte del Montani trasferita causa forza maggiore in Provincia: una scelta che si è rivelata essere più soddisfacente di quanto sembrava già sulla carta. Ora si tratta di portare a termine durante l’anno tutte le progettazioni e poter partire con gli interventi per gli adeguamenti sismici, il rifacimento dei tetti ed altro ancora”.
Pompozzi ricorda come la Provincia, dopo il sisma del 2016, abbia intercettato robuste risorse per interventi nelle scuole superiori. “Compatibilmente con l’attività didattica, si tratta solo di velocizzare gli iter per essere così operativi” rimarca aggiungendo: “Le scuole sono sicure, alcuni interventi sono stati fatti negli scorsi anni, anche prima del terremoto, altri si andranno a fare e in caso di situazione dubbia non si andrebbe sicuramente ad usare quell’edificio”.
“Incomprensibile il no all’Alberghiero” Pompozzi replica all’Ufficio Scolastico Regionale
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