Nelle prossime settimane sarà portato a compimento il progetto di razionalizzazione e riduzione delle Aziende Speciali delle Marche, che passeranno dalle attuali cinque a tre. Ad essere accorpata con Macerata, sarà l’azienda Speciale Fermo Promuove. Il nuovo assetto è stato annunciato oggi dal presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, parlando nel corso di un convegno dedicato alla calzatura e organizzato da Confindustria Centro Adriatico nell’ambito del Micam, la fiera internazionale del settore in corso a Milano. Ad oggi l’azienda speciale fermana era rimasta priva di personale. Fermo sperava in una sede dell’Azienda Speciale che si sarebbe occupata del calzaturiero. Un percorso, quello di accorpamento delle Aziende Speciali, che arriva dopo la nascita della Camera di Commercio Unica Regionale voluta fortemente dal Governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli e dell’assessore Manuela Bora.
“Come previsto, una delle tre Aziende si occuperà del sistema del fashion, e in particolare dei comparti della calzatura e della pelletteria – ha spiegato il presidente camerale –, per dare valore a un distretto che è dimensionato nell’area del Fermano-Maceratese, ma ha una visione progettuale aperta a tutta la regione”. Questa azienda avrà sede a Macerata.
Le altre due si occuperanno di agroalimentare, e questa avrà sede ad Ascoli Piceno, e di meccanica e arredamento, che sarà posizionata a Pesaro. “Tutte e tre – ha sottolineato Sabatini – lavoreranno in una logica regionale e non territoriale, mentre tutti gli altri settori dell’economia regionale avranno come unico punto di riferimento la Camera di Commercio”.
La razionalizzazione e riduzione delle Aziende Speciali è l’ultimo passaggio del progetto che ha portato alla nascita dell’ente camerale unico a perimetro regionale e, secondo Sabatini: “Ci permette di essere ancora più vicini al sistema imprenditoriale delle Marche, con strutture agili e professionalità molto qualificate”.
Secondo il segretario generale della Camera di Commercio, Fabrizio Schiavoni, “quella delle Marche è un’esperienza aggregativa notevole e per questa ragione non facile se si considerano le specificità dei territori e dell’economia regionale, ma che diventa una best practice per tutto il sistema camerale italiano”. Solo un anno fa, infatti, le strutture presenti a livello regionale erano ben 11 (Unioncamere Marche, i cinque enti camerali provinciali e le cinque Aziende Speciali): diventeranno 1+3 “e saranno integrate tra loro”.
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