“Sgomberato il Bucaniere, alla giunta
non interessa dove finirà
il centro sociale” l’affondo di Agostini

PORTO SAN GIORGIO - Il capogruppo FdI in consiglio comunale: "Nel silenzio della giunta si è arrivati all’epilogo finale di uno sgombero, che vede messa in strada una realtà sociale fatta di tante persone che tutti conosciamo, ma che oggi chi amministra dimentica"

Andrea Agostini

“L’amministrazione sangiorgese ha sgomberato i locali del Pic Pesca per lavori di riqualificazione di circa 300.000 euro. Questa settimana i membri del centro sociale per la terza età “Il Bucaniere”, 104 persone, si sono visti interdetto l’accesso ai locali di cui godono da circa 12 anni, senza però siano state fornite loro soluzioni alternative.
E certo che di tempo l’Amministrazione ne ha avuto per individuare nuovi locali dove trasferire il centro sociale, se solo pensiamo che l’avviso pubblico per trovare sul mercato la ditta per fare i lavori risale all’aprile scorso e quindi progetti comunali e finanziamento pubblico delle opere sono assai più risalenti nel tempo. Dove andranno tutte queste persone, sembra proprio all’amministrazione non interessi”. E’ la critica che il capogruppo FdI, Andrea Agostini muove nei confronti della giunta Loira.

L’ex sindaco ricostruisce anche il pregresso nei contatti tra il centro sociale e l’amministrazione: “Il presidente dell’associazione scrisse al sindaco il 2 aprile scorso, alle ore 11.20 e il 6 aprile alle ore 17.15 due mail per ottenere locali dove poter trasferire persone e cose al fine di potere continuare a svolgere l’attività sociale provvisoriamente per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori comunali per poi farvi rientro ultimati gli stessi.
Il sindaco non rispose, ma l’assessore al sociale Francesco Gramegna Tota con mail dell’11 aprile, alle ore 14.34, comunicò che “il Centro Sociale non è tra quelli registrati e convenzionati con il Comune”, quindi ci “si riserva ogni valutazione sul da farsi”. Come dire, e chi vi conosce?


Il presidente ha risposto all’assessore Gramegna con mail del 12 aprile, ore 9.55, manifestando stupore e rappresentando che se alla luce di un decennio di rapporti con il Comune, se mancanze vi erano state per “registrazioni e convenzioni”, non potevano che imputarsi alla pubblica amministrazione per non avere questa mai avanzato richiesta alcuna su eventuali incombenze amministrative da espletare.
Da quel momento il silenzio, tanto che il 27 maggio ho scritto io per conto del presidente una pec a sindaco e assessore, ricordando che il centro sociale Il Bucaniere insiste nei locali a far data dalla delibera di giunta comunale Brignocchi n.17 del 18 gennaio 2007 e che da ultimo con protocollo 14 settembre 2017 era stato chiesto proprio al sindaco di potere usufruire anche della sala riunioni del pic pesca nei giorni festivi dalle 15.30 alle 24 in considerazione del numero dei partecipanti alle attività sociali.
Ancora una volta nessun riscontro. Così nel silenzio si è arrivati all’epilogo finale di uno sgombero, che vede messa in strada una realtà sociale fatta di tante persone che tutti conosciamo, ma che oggi chi amministra dimentica”.


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