Di Ruscio e Romagnoli: “Nella politica
delle infrastrutture delle Marche
non c’è il Fermano” l’impegno di FdI

FERMANO - La critica mossa all'amministrazione regionale dall'ex sindaco di Fermo e dal referente FdI Fermo

“Si avvicinano le elezioni regionali ed anche la campagna elettorale con le solite promesse milionarie da parte di chi magari in cinque anni ha fatto meramente ordinaria amministrazione”. Inizia così la riflessione sulle infrastrutture, per il Fermano e il sud delle Marche, di Rossano Romagnoli, referente FdI di Fermo, e
Saturnino Di Ruscio, ex sindaco di Fermo.

“Qualche giorno fa sulla stampa è apparto un articolo in cui vengono snocciolati milioni e milioni di euro per Quadrilatero, Fano-Grosseto, Salaria, Pedemontana delle Marche, Mezzina (Offida-Valtesina). In tutto proclami da 2025 milioni di euro.
Ci si augura innanzitutto che non sia la solita politica fatta di promesse mai mantenute. Se guardiamo con attenzione non c’è un euro per le infrastrutture della Provincia di Fermo, neanche per qualcosa che possa lambire il nostro territorio!
Nella politica infrastrutturale delle Marche vi è un buco chiamato ‘provincia di Fermo’ tanto che non ci sono né Mare-Monti nè Mezzina nelle promesse elettorali; è scomparso anche il raccordo autostradale Civitanova Marche o Porto Sant’Elpidio – Ascoli Piceno – Teramo.
Purtroppo il centrosinistra marchigiano, guidato da Ceriscioli, ha avuto questa disattenzione anche per la nostra sanità e per tanto altro ancora.
Forse – continuano i due esponenti FdI –  l’impegno ora è tutto concentrato nel risolvere i problemi dei rifiuti di Roma e magari per noi marchigiani non resta tempo? Le ragioni di questa attenzione verso la capitale italiana ed il suo governo cittadino, dovrebbero essere abbastanza chiare se pensiamo alle prossime elezioni regionali. Infatti la proposta di modifica della legge elettorale nelle Marche, il centrodestra ha abbandonato i lavori della commissione, va nella direzione di penalizzare il centrodestra a favore di un accordo Pd – 5Stelle. Quando le leggi si piegano alle necessità di una parte e non sono fatte per il bene comune, è la fine della democrazia.
In nome del buon vicinato arriveranno forse diverse migliaia di tonnellate di rifiuti dalla capitale? Per quale motivo non vengono autorizzati e realizzati impianti di trattamento nel Lazio e si preferisca, invece, spendere i soldi dei contribuenti romani per portare a spasso i rifiuti in Italia e all’estero. Se siamo stati in grado di realizzare i suddetti impianti a Fermo perché a Roma e nel Lazio no? Quali strani interessi vengono coperti?
Tornando alle infrastrutture, Fratelli d’Italia s’impegna fin da subito a rispolverare il progetto della Mare-Monti o Monti-Mare, progetto è importante soprattutto per la zona montana e alto collinare che è isolata dal resto della provincia e della regione, progetto realizzato dal Cosif e dal Comune di Fermo con l’amministrazione Comunale Di Ruscio, magari andando a cercare anche le risorse necessarie.
All’epoca questa importante infrastruttura era stata già fatta inserire nell’intesa quadro Stato-Regione e mancava solo la previsione finanziaria all’interno dei piani Cipe e di ciò se ne stava occupando direttamente l’allora viceministro Baldassarri. Ora si cerca di ripartire da dove il progetto si è purtroppo fermato 10 anni fa. Non è una promessa e neanche un semplice impegno potrà diventare una realtà con sostegno dell’intero territorio provinciale”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti